Stando al ricercatore John Seely Brown i giocatori di ruolo online sarebbero ottimi candidati lavorativi. Egli afferma che la cultura degli MMORPG stimola passione e curiosità, caratteristiche richiestissime ai candidati. La natura collaborativa di World of Warcraft stimola il giocatore a raggiungere il suo obiettivo semplicemente per passione, senza aspirare ad un bonus o ad un riconoscimento esterno. Soddisfazione personale potremmo chiamarla, soddisfazione di sé. Un altro motivo che contribuirebbe a fare degli abitanti del “mondo di Warcraft” dei migliori candidati, risiede, per Brown, in un insegnamento fondamentale del famoso MMORPG: l’obiettivo è divertirsi e “se non imparo, non mi diverto“; come giocatore si è quindi stimolati ad imparare, ad apprendere per raggiungere il proprio obiettivo.Vedremo se i tanti giocatori di World of Warcraft in cerca di lavoro inizieranno ad inserire la loro partecipazione ad esso nella scheda “esperienze personali” del loro curriculum vitae.