Un fan ha rilasciato una tech demo giocabile di Super Mario Galaxy ricreata in Unreal Engine 5, e lo ha fatto con una cura tale da sembrare quasi un progetto ufficiale.
Ma non lo è, e questo è esattamente il problema. Come spesso accade in questi casi, il tempo è tiranno: Nintendo non ha mai tollerato che qualcuno tocchi i suoi marchi, nemmeno per amore o per omaggio.
Ed è per questo che chiunque sia interessato a provarla farebbe meglio a muoversi in fretta, prima che i legali dell’azienda giapponese si accorgano della sua esistenza.
La demo in questione ricrea la celebre Gateway Galaxy, il livello iniziale dell’originale Super Mario Galaxy uscito su Wii nel 2007 (avvistabile su Amazon).
Il risultato è sorprendente: una rappresentazione ad altissima definizione dell’universo immaginato da Nintendo, con superfici planetarie tondeggianti, cieli profondi, luci volumetriche e tutti quei dettagli tecnici che Unreal Engine 5 sa restituire con disarmante naturalezza.
A muoversi in questo mondo è ovviamente Mario, animato con movimenti fluidi e accompagnato dalla sua voce originale, prelevata direttamente dal gioco ufficiale.
L’esperienza non ha obiettivi né puzzle: si tratta di un piccolo viaggio esplorativo, un saggio di fattibilità che dimostra quanto l’universo Nintendo, se solo lo si volesse, potrebbe risplendere su PC senza nulla perdere in magia, anzi. Ma il punto non è la possibilità tecnica: è la volontà.
E quella, da Kyoto, non è mai arrivata. Nintendo resta aggrappata a un modello produttivo che non contempla aperture, e non importa quanto questi lavori siano ben realizzati o mossi da pura passione. Sono comunque visti come intrusioni, violazioni, persino minacce.
Nel frattempo, mentre il download resta disponibile, questo progetto è una testimonianza lampante di ciò che i fan riescono a fare quando non si accontentano della nostalgia.
È un modo per dire che Super Mario Galaxy merita una seconda vita fuori dal confino degli emulatori, magari proprio su PC, dove giochi simili hanno trovato un pubblico entusiasta e vastissimo. Nintendo lo impedirà, come sempre. Ma non potrà impedire l’evidenza: il suo patrimonio culturale è così potente da voler vivere anche altrove, anche senza il suo permesso.