Una star di The Last of Us ha denunciato un caso di abusi

L'attrice Ashley Johnson e molte altre donne hanno fatto causa a Brian Foster di Critical Role per abusi domestici e non solo.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Ashley Johnson, famosa per la sua interpretazione della madre di Ellie in The Last of Us di HBO e per aver dato voce alla giovane protagonista nel videogioco omonimo, ha deciso di procedere con la causa a Brian Foster di Critical Role per abusi.

La causa civile è stata depositata martedì 3 ottobre 2023 presso la Corte Superiore della California, Contea di Los Angeles, e accusa Foster di violenza domestica, violenza sessuale, stalking e altre gravi accuse, come riportato anche da GamingBible.

Ashley Johnson ha avuto una relazione con Foster prima di richiedere un ordine restrittivo poco dopo aver rotto con lui.

L'attrice avrebbe temuto per la sua vita in seguito alla rottura, poiché Foster avrebbe mostrato comportamenti preoccupanti. Sempre Johnson sostiene che Foster le abbia inflitto «abusi verbali» e che lei abbia lasciato la sua casa poiché «terrorizzata»

Anche altre donne si sono fatte avanti per il caso con le loro storie da condividere, come il fatto che Foster avrebbe preteso foto esplicite di donne, le avrebbe palpeggiate e manipolate sfruttando la sua notorietà nel settore.

Molte hanno detto di non essersi fatti avanti quando i fatti sono accaduti per paura di ritorsioni.

In risposta alle accuse, Critical Role ha rilasciato la seguente dichiarazione a Comicbook.com: «Siamo a conoscenza della denuncia civile che include dettagli inquietanti sul comportamento di uno dei nostri ex dipendenti, Brian W. Foster. Pur non potendo entrare nello specifico della causa, vogliamo chiarire che non eravamo a conoscenza di nessuno dei suoi comportamenti».

«È straziante per noi che alcuni dei nostri colleghi abbiano dovuto affrontare questa situazione e ci impegniamo a sostenerli come possiamo. Stiamo lavorando con il nostro team di risorse umane e con il nostro personale direttamente per garantire che il nostro ambiente di lavoro e la nostra cultura siano all'altezza di tutte le nostre aspettative».

Anche Bryan Freedman, avvocato delle querelanti, ha rilasciato una dichiarazione, affermando che la causa è stata intentata per «porre rimedio agli abusi che Foster ha inflitto alle mie sette clienti e per evitare che altre persone siano vittime del modello di abuso mentale, emotivo e fisico di Foster».

Tra le varie, Brian Foster è stato accusato anche di essere in possesso di una garotte (ossia un dispositivo di strangolamento) e di due pistole Airsoft.

L'unico augurio, in tutta questa triste e agghiacciante vicenda, è che giustizia venga fatta al più presto.

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