C.J. Kershner
, uno degli autori della sceneggiatura di Far Cry 4, ha concesso alcune dichiarazioni alla testata Polygon, parlando delle tematiche del gioco e del suo protagonista.“Il nostro protagonista non sarà il salvatore bianco in stile americano” ha esordito, “non sta tornando nella sua terra per aiutare qualcuno.”
“Il tuo obiettivo base è quello di esaudire l’ultimo desiderio di tua madre, spargendo le sue ceneri nel suo Paese. La cosa che mi ha colpito di più era che l’obiettivo base era molto umano, è una sensazione che in qualche modo è arrivata durante lo sviluppo, quando è morto mio padre. Ho avuto un’esperienza molto simile nel dover spargere le sue ceneri. In qualche modo, ha approfondito il mio collegamento con il gioco.”
Una volta scelta l’ambientazione del Nepal, rivela Kershner, i developer hanno dovuto decidere che tipo di storia raccontare, dal momento che “una location simile è come un personaggio a sua volta.”Tuttavia, nonostante gli sforzi degli sceneggiatori, lo stesso Kershner è consapevole che la storia principale sarà quella del giocatore: “gira tutto intorno alla storia del giocatore. Noi la chiamiamo fabbrica di aneddoti. Se mi da fastidio che la storia del giocatore può avere più rilievo di quella del personaggio? No. Ci sono così tante texture, colori e ricchezza in questo open world che – a prescindere da quale dei due viaggi ti catturerà di più, se il tuo o quello del protagonista – alla fine ti godrai l’esperienza.”
