Nel decennale dell’acclamato The Witcher 3: Wild Hunt, emergono nuovi dettagli dai primi concept del gioco che avrebbero potuto cambiarne radicalmente la narrazione.
Secondo quanto rivelato da Marcin Blacha, lead writer di CD Projekt Red, nei primissimi piani dello sviluppo del gioco (che trovate su Amazon) Geralt avrebbe dovuto unirsi alla Caccia Selvaggia, fingendosi uno dei suoi membri.
Durante un’intervista concessa a PC Gamer, Blacha ha raccontato che «Geralt era in un certo senso un infiltrato all’interno della Caccia Selvaggia... viaggiava a bordo della Naglfar — la nave della Caccia — e partecipava a missioni insieme ai cavalieri, fingendosi uno di loro.»
In questa versione, il protagonista avrebbe svolto compiti sotto copertura, al fianco di Eredin e compagni, prima del confronto finale.
Questa idea avrebbe posto la Caccia Selvaggia al centro della scena, rendendola una minaccia tangibile e onnipresente sin dalle prime battute.
Nella versione definitiva del gioco, invece, Eredin e i suoi sono avvolti nel mistero, comparendo in momenti chiave per mantenere alta la tensione e favorire uno sviluppo narrativo più incentrato sui personaggi principali come Ciri, Yennefer e Triss.
Non solo: anche il finale del gioco avrebbe potuto essere molto diverso. Ispirandosi dichiaratamente a Mass Effect 2, CD Projekt Red aveva pensato a una missione finale in stile “suicide mission”, in cui Geralt avrebbe raccolto i suoi alleati e li avrebbe guidati in una battaglia epica su una drakkar nelle gelide acque di Skellige.
“Era un’idea molto cinematografica: salpare verso un mare ghiacciato con l’equipaggio scelto, per affrontare la Caccia in uno scontro totale”, ha spiegato Blacha. “Ma poi abbiamo deciso di renderlo un finale più personale.”
Ripensare a cosa sarebbe potuto essere The Witcher 3 lascia spazio a riflessioni intriganti. Un Geralt infiltrato nella Caccia Selvaggia avrebbe aggiunto una dimensione tutta nuova al personaggio, ma forse a scapito delle sue relazioni più intime e del cuore emotivo dell’avventura.
Fortunatamente, CD Projekt Red ha scelto una strada più emotiva, che ha contribuito a consacrare The Witcher 3 non solo come uno dei migliori RPG di tutti i tempi, ma anche come una delle storie più personali e memorabili del panorama videoludico moderno. In attesa del quarto capitolo con Ciri protagonista, ovviamente.