Sviluppatore di Nintendo ed ex Kojima Productions: in Giappone non si guarda abbastanza agli altri giochi

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Il noto sito Glixel ha intervistato sulle sue pagine Jordan Amaro, game designer che in passato ha lavorato con Kojima Productions su Metal Gear Solid 5 e che è attualmente dipendente di Nintendo. Parliamo, insomma, di un profilo che ha potuto conoscere molto da vicino il mondo dello sviluppo di videogiochi in Giappone, sul quale ha voluto fornire degli interessanti commenti.Secondo lo sviluppatore, una particolarità che salta subito all’occhio è che gli autori giapponesi non guardano quasi affatto ai prodotti del mercato Occidentale, come riferimento; in realtà, fa sapere, si citano molto poco, come fonti, anche gli altri titoli giapponesi.«Credo che, nei tre anni in cui ho lavorato a Metal Gear Solid 5, abbia sentito un gioco occidentale venire menzionato per una sola volta. È stato ai tempi di Ground Zeroes, la discussione verteva su quel cerchio che circonda il personaggio e lo informa se un nemico sta per vederlo, volevamo sapere come fare a far capire al giocatore che qualcuno stava per scoprirlo anche se il nemico non si vedeva ancora sullo schermo. Quello fu il contesto in cui venne menzionato Far Cry Jordan Amaro ai tempi di Kojima Productions«Quando si discute di elementi di design, di solito non si fanno riferimenti a videogiochi di altri sviluppatori. Ci si limita a parlare del proprio, peraltro in contesti e situazioni molto specifici. In Giappone, c’è davvero tanto orgoglio per ciò che si produce. Quasi mai si sente un altro gioco venire citato, che si tratti di un gioco occidentale o giapponese, durante le discussioni. In Occidente, invece, funziona tutto al contrario: quando ero in Occidente, sentivo parlare tutti i giorni ogni settimana, a volte addirittura ogni giorno.» L’industria giapponese è, insomma, molto concentrata su sé stessa e sui suoi prodotti. Vedremo se in futuro questa tendenza cambierà, considerando che ci si divide tra chi ritiene che è giusto che ciascuno mantenga una sua fortissima identità e chi invece preferirebbe che anche i team giapponesi si preoccupassero del mercato come globale, piuttosto che come nazionale.Voi da che parte state?Fonte: Metal Gear Informer

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