I numeri decisamente freddi del rapporto finanziario obbligatorio presentato alle autorità britanniche raccontano una storia di caduta rovinosa per uno degli studi più rispettati dell'industria videoludica.
Rocksteady Studios, celebrato per capolavori come la trilogia Batman Arkham, ha visto la propria solidità economica sgretolarsi nel 2024, vittima di scelte creative che si sono rivelate catastrofiche per il mercato.
Le cifre ufficiali documentano un crollo che va ben oltre le aspettative più pessimistiche, trasformando quello che doveva essere un rilancio in un disastro finanziario senza precedenti nella storia dello studio londinese.
Il colpevole di questa débâcle ha un nome preciso: Suicide Squad: Kill the Justice League (qui trovate la nostra recensione), il titolo che doveva segnare l'evoluzione creativa di Rocksteady verso nuovi orizzonti narrativi e ludici.
Invece di conquistare il pubblico con la stessa maestria dimostrata nell'universo del Cavaliere Oscuro, il gioco si è trasformato in un boomerang letale che ha colpito duramente le finanze dello studio. L'utile annuale ha subìto una contrazione devastante del 57,3%, precipitando a soli 1,64 milioni di sterline, poco più della metà rispetto ai risultati dell'anno precedente.
Paradossalmente, il fatturato complessivo ha mostrato una resistenza maggiore, limitando la perdita al 14,1% e attestandosi sui 32,6 milioni di sterline.
Questa discrepanza tra ricavi e profitti rivela la portata degli investimenti sostenuti per lo sviluppo del progetto e i costi operativi che hanno eroso i margini di guadagno.
I dati geografici contenuti nel rapporto indicano che i ricavi provengono esclusivamente da Stati Uniti e Canada, una specificazione che riflette probabilmente la struttura proprietaria sotto Warner Bros. Discovery piuttosto che un'effettiva limitazione geografica delle vendite.
Dietro i freddi numeri finanziari si nasconde una realtà umana altrettanto drammatica, che ha visto Rocksteady ridurre drasticamente la propria forza lavoro.
Al 31 dicembre 2024, lo studio contava 214 dipendenti, registrando una diminuzione del 17% rispetto alla fine dell'anno precedente.
Questa contrazione del personale non è avvenuta in modo graduale, ma attraverso due ondate di licenziamenti documentate dai media specializzati, la prima a settembre e la seconda a dicembre, entrambe direttamente collegate alle conseguenze commerciali del flop di Suicide Squad.
Le dismissioni rappresentano non solo una strategia di contenimento dei costi, ma anche la fine di un'era per molti sviluppatori che avevano contribuito a creare alcuni dei videogiochi più acclamati dell'ultimo decennio.
La perdita di talenti esperti rischia di compromettere ulteriormente la capacità dello studio di tornare ai livelli qualitativi che lo avevano reso famoso nel panorama internazionale.
Il confronto con il passato rende ancora più evidente la portata del disastro. Rocksteady aveva costruito la propria reputazione su produzioni single-player caratterizzate da una narrazione coinvolgente e un gameplay raffinato, elementi che avevano reso la serie Arkham un punto di riferimento per gli action-adventure.
La decisione di sperimentare con Suicide Squad: Kill the Justice League un approccio diverso, orientato verso meccaniche multiplayer e servizi continuativi, si è rivelata un azzardo dalle conseguenze devastanti.
Nonostante la crisi attuale, lo studio starebbe già lavorando a un nuovo progetto, questa volta ritornando alle origini con un titolo d'azione single-player non ancora annunciato ufficialmente. Le voci di corridoio dell'industria suggeriscono un possibile ritorno nell'universo di Batman Arkham, anche se mancano conferme concrete in tal senso.