Intervistato da GamesIndustry, il CEO della finlandese Remedy Entertainment, Tero Virtala, ha discusso anche dell’importanza di essere detentori delle proprietà intellettuali di cui ci si occupa, proprio come sta accadendo ora con Control. In precedenza, invece, sia Alan Wake che Quantum Break non erano di proprietà di Remedy.«Data la nostra storia… Alan Wake era molto interessante, ma era una collaborazione con Microsoft. A causa di alcuni motivi, non ha mai avuto un sequel» ha spiegato Virtala. «E anche Quantum Break, ci abbiamo messo tanto impegno per creare il mondo, i personaggi, le vicende, ma rimaneva comunque una IP di Microsoft e hanno deciso di non portarla avanti. Se fossimo stati i proprietari dell’IP, allora la decisione di come crearla, di come svilupparla, di quali decisioni creative prendere sarebbero state nelle nostre mani. A quel punto, un giorno magari, nel futuro, se una IP si rivelasse di successo, sarebbe ancora nelle nostre mani la decisione di decidere che cosa farne, è una cosa davvero molto importante per noi.» Con Control, quindi, il team di Sam Lake e compagni potrà decidere apertamente come muoversi in futuro. Cosa vi aspettate da questa nuova fatica, che nel video dell’E3 ha ricordato subito Quantum Break?
Fonte: GameReactor.eu