La notizia aveva sorpreso i fan già all’inizio dell’estate: Neil Druckmann, creatore di The Last of Us e co-showrunner dell’adattamento HBO, ha deciso di abbandonare il progetto televisivo prima dell’avvio della terza stagione.
Dopo due stagioni di enorme successo, l’autore ha dichiarato di aver raggiunto i suoi obiettivi e di voler tornare a concentrarsi completamente su Naughty Dog e sui prossimi progetti dello studio.
«Ho preso la difficile decisione di lasciare il mio coinvolgimento creativo nella serie,» ha spiegato Druckmann in una dichiarazione a luglio. «Con la seconda stagione ormai completata e prima che inizi il lavoro sostanziale sulla terza, è il momento giusto per tornare a dedicarmi ai videogiochi a tempo pieno.»
In una nuova intervista rilasciata a Variety, Druckmann ha approfondito le ragioni dietro la sua scelta: «Avevo diversi obiettivi, alcuni anche egoistici. Volevo portare The Last of Us a un pubblico più vasto, anche a chi non avrebbe mai toccato un videogioco.»
«E volevo elevare Naughty Dog e i videogiochi stessi come forma d’arte.» I dati, spiega, confermano il successo di questa strategia: molti spettatori hanno acquistato una PlayStation o la versione PC del gioco dopo aver visto la serie, trasformando lo show in un vero e proprio gateway culturale verso il medium videoludico.
Druckmann ha però ammesso che il lavoro sulla serie è stato estremamente impegnativo, soprattutto per impostare la prima stagione e garantire la fedeltà narrativa nella seconda, che adatta The Last of Us Part II. Ora sente che “il percorso è tracciato” e che sia arrivato il momento di tornare a creare giochi.
Da qui in avanti, quindi, Craig Mazin rimarrà l’unico showrunner della serie HBO. La terza stagione, già in sviluppo ma priva di una data, racconterà principalmente la storia di Abby (interpretata da Kaitlyn Dever), non seguendo la stessa struttura narrativa del secondo videogioco.