Nerobi è un'avventura platform ispirata a GRIS e Studio Ghibli

Abbiamo fatto una chiacchierata con Sanobusiness, lo studio indie italiano autore di Nerobi, avventura platform stilosissima uscita su Steam.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Diceva qualcuno che un grande gesto che tutte le opere possono compiere è quello di ispirarci a crearne delle altre. È di certo quello che è successo al piccolo team indie italiano di Sanobusiness che, innamorato di GRIS e dei lavori dell'amato Studio Ghibli, ha deciso di cimentarsi con una sfida niente male: creare un videogioco tutto suo. Quel videogioco è arrivato all'inizio di questo mese su Steam in accesso anticipato e si chiama Nerobi.

Incuriositi dal progetto, abbiamo chiacchierato direttamente con gli sviluppatori, che ce lo hanno descritto come «un’avventura grafica, platform, cinematografica e impegnativa. In realtà, è una fusione di più categorie: si sviluppa come un'avventura, ma incorpora elementi di platform, puzzle e combattimento.

Ci piace considerarla una storia in cui perdersi, scoprendola poco alla volta con un gameplay sfidante. È un viaggio introspettivo che ti mette alla prova», nelle parole degli autori.

Quello che indubbiamente colpisce subito è la direzione artistica, che non a caso strizza l'occhio al già citato GRIS e al tratto inconfondibile di Studio Ghibli – che sono stati proprio le fonti di ispirazione per la nascita di Nerobi.

Come mi spiegano gli sviluppatori:

«L’idea di Nerobi è nata in un giorno qualsiasi, mentre giocavamo a Gris e ci siamo detti: 'Oh beh, che ci vuole a creare un'avventura grafica?'. Da lì, siamo partiti senza sapere nulla di come si sviluppa un videogioco, ma con una grande passione per questo genere. Inutile dire che è stato un percorso impegnativo ma stimolante, pieno di nuove competenze da acquisire»

Il team ha così provato a imparare via via, con le mani già sporche di inchiostro, come rendere realtà la sua idea di videogioco: «ci lavoriamo da quasi quattro anni» mi spiegano, «anche se il primo anno e mezzo è stato dedicato esclusivamente alla sperimentazione. Abbiamo fatto e rifatto molte cose per migliorarlo continuamente».

Dopotutto, è così – provando, sbagliando, riprovando – che si migliora e si impara. E quando le cose si fanno completamente a mano, per mantenere vivo ed evidente l'apporto che solo gli esseri umani posso dare alle opere d'ingegno, indubbiamente le cose da imparare sono parecchie. Ma anche le soddisfazioni quando ci si riesce.

«Nerobi è interamente realizzato a mano, frame per frame, con ambientazioni prospettiche su più livelli» mi ha spiegato il team. «Speriamo che i 'miliardi' di disegni, creati per evitare la ripetizione degli asset, riescano a ricreare un'atmosfera sempre diversa».

Le fonti di ispirazione per rendere realtà il gioco, però, non si sono fermate a quelle citate: «per la colonna sonora, ci siamo ispirati a Joe Hisaishi, Ludovico Einaudi e ad alcuni anime come My Hero Academia, Inuyasha ed Evangelion» continuano gli sviluppatori.

Il gioco – sviluppato inizialmente da Mattia Reale (Artistic Producer) Stefano Mucignat Baudino (Lead Programmer), insieme all’editore SANOBUSINESS S.R.L., che hanno poi visto l'arrivo di Damiano Chitarrini (Writer) ed Emanuele Liotta (PR), mentre Marco Tarasco (compositore), Roberta Mastroluca e Barbara Tassi (sound designer) hanno lavorato in outsourcing – è disponibile in accesso anticipato perché «abbiamo ancora molto da aggiungere e vogliamo renderlo perfetto grazie ai feedback dei giocatori. Ci teniamo moltissimo a questo aspetto. Siamo presenti, rapidi e concentrati sul non perdere di vista il nostro obiettivo».

I primi feedback dei giocatori, come testimonia Steam, sono stati positivi, al punto che, mentre i lavori su Nerobi procedono, il team in futuro spera di dare vita a ulteriori progetti indipendenti.

Il fermento intorno al mondo dei videogiochi, insomma, continua ad aumentare anche in Italia. Se volete saperne di più, trovate qui il sito ufficiale del gioco. Trovate anche il canale YouTube ufficiale per tutti i contenuti video a tema.

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