Si chiamerà semplicemente Mega la nuova versione del celebre Megaupload che ormai si appresta ad aprire i battenti nuovamente sotto la guida di un più cauto Kim Dotcom. Confrontandosi con i propri avvocati e i propri ingegneri, Kim ha ritenuto opportuno inserire un sistema di crittografia all’interno del nuovo network, in maniera tale che qualsiasi file caricato online dagli utenti sia tecnicamente non visualizzabile a meno che non si possiedano le chiavi di accesso. Gli amministratori del sito non saranno infatti in possesso di suddette chiavi, e sarà compito degli uploader diffonderle pubblicamente attraverso altri siti web o comunicarle privatamente a singoli utenti o a chi possa prendere visione dei files. Secondo quanto studiato da Dotcom l’unico modo per mettere in difficoltà un simile sistema sarebbe di rendere la crittografia illegale, ma si tratta di un’ipotesi davvero poco proponibile considerato sia la diffusione della stessa, che la sua importanza in moltissimi ambiti del quotidiano, del sociale, della politica e via dicendo. A questo va ad aggiungersi il fatto che la libertà di difendere le proprie informazioni dallo spionaggio sia un diritto fondamentale stabilito anche dalla Carta dei Diritti Umani delle Nazioni Unite.Insomma, in linea teorica la responsabilità dei files dovrebbe ricadere direttamente sugli utenti, e non sui gestori del network, rendendo impossibile per le autorità andare a colpire a monte il problema della pirateria e potendosi limitare solo ai pesci piccoli. Ciò andrebbe comunque in contrasto con quanto da alcuni anni sta venendo effettuato in tutto il mondo, con le forze dell’ordine che evitano di reprimere i privati e i piccoli consumatori accanendosi piuttosto contro i grossi network della pirateria. ThePirateBay e lo stesso Megavideo ne sanno qualcosa.