L'ex Konami Julien Merceron parla del divorzio da Hideo Kojima

Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

I colleghi del noto sito internazionale DualShockers hanno avuto modo di parlare con Julien Merceron, ex director per la tecnologia presso Konami, che ha discusso della situazione che ha portato al divorzio tra il noto publisher e Hideo Kojima, ora resosi indipendente con la nuova Kojima Productions.Secondo quanto riportato dal sito, Merceron ha dichiarato che il successo di Metal Gear Solid V ha insegnato una lezione: bisogna sempre credere in Kojima, contrariamente a quanto fatto da Konami. Secondo lo sviluppatore, i dubbi relativi alla lunghezza dei tempi di sviluppo e agli eventuali profitti devono essere zittiti dalla fiducia da riporre in un autore come Kojima: a suo dire, l’intero team credeva in lui, anche se in pochi avevano compreso cosa stava succedendo, ma tutti erano disposti a seguire le sue decisioni. Inoltre, Merceron ha fatto notare che proprio grazie alla fiducia del team in Kojima e di Kojima nel progetto, The Phantom Pain ha cominciato ad accumulare profitto in poche settimane, ed ha avuto le lodi della critica. La seconda lezione, a suo dire, è quella data al mondo degli sviluppatori giapponesi, che hanno visto che successo mondiale si può raggiungere, anche in Occidente. Per lui, Metal Gear Solid V ha mostrato che esiste un modo per trovare i compromessi giusti, e che anche se il mobile è in crescita, c’è ancora spazio per gli altri giochi.Arrivano dettagli anche sull’effettivo divorzio tra le due parti: Merceron ha dichiarato di aver vissuto la cosa in tempo reale. A marzo, ci fu una discussione tra Kojima e Konami, in seguito alla quale cominciarono i dissapori ormai noti, che portarono alla rimozione del nome dell’autore dalle copertine dei suoi giochi, e all’addio al nome Kojima Productions. Fu da quel momento in poi che Kojima cominciò ad essere semplicemente un dipendente a contratto.In quel momento, il team era alla Game Developers Conference di San Francisco, e fu lì che Merceron apprese la notizia. Al loro ritorno a Tokyo, Kojima decise di parlare con il suo team, e li rassicurò dicendo “non vi preoccupate, finiremo il nostro gioco, daremo tutto ciò che abbiamo da dare, e poi si vedrà.”Merceron riferisce anche che, a suo dire, Kojima non ha cambiato il suo modo di lavorare nonostante la situazione, ed ha dichiarato di non avere idea di come sia riuscito a gestire il tutto, riconoscendogli che è stato davvero molto forte. Probabilmente, ciò che Kojima voleva era che il team si sentisse sicuro per poter completare a dovere il gioco.Addirittura, Merceron ha svelato che i membri del team erano spaventati dalla situazione, e speravano che, se MGSV fosse riuscito ad uscire e ad avere successo, Konami avrebbe cambiato idea, ed avrebbe garantito lavoro a tutti con un futuro ed ulteriore Metal Gear.Anche lo stesso Merceron sperava di continuare a lavorare con Kojima, ma ha dichiarato che, senza il game designer, niente sarebbe più stato come prima. Dal momento che fu proprio Kojima a portarlo alla corte di Konami, ha deciso di lasciare la sua posizione in seguito al divorzio tra le due parti.Attualmente, Hideo Kojima è a capo della nuova Kojima Productions, e Konami ha dichiarato di essere intenzionata ad assumere per un nuovo Metal Gear. Metal Gear Solid V: The Phantom Pain è disponibile su PC, Xbox One, Xbox 360, PlayStation 4 e PlayStation 3.Fonte: DualShockers

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.