Ubisoft
ha deciso di cambiare le carte in tavola, ambientando il suo Far Cry Primal addirittura nell’Età della pietra, e sta cercando di badare ai particolari per poter offrire ai giocatori un’esperienza credibile e coinvolgente. Tra i dettagli sui quali la casa francese si sta concentrando, c’è anche il fatto che, in quell’epoca, si parlavano ovviamente linguaggi diversi da quelli odierni.
Per dar vita all’universo di gioco, si è quindi reso necessario interpellare dei linguisti che, analizzando i dati noti relativi ai linguaggi dell’epoca, hanno provveduto a realizzare dei linguaggi il più credibili possibile, con i quali avremo a che fare. Come spiegato da Brenna Reinhart Byrd, assistant professor presso l’Università del Kentucky, e Andrew Miles Byrd, a sua volta assistant professor di linguistica, il lavoro è stato svolto utilizzando il proto-indoeuropeo come base.Inoltre, è stato precisato che, dal momento che alcune tribù sono più avanzate di altre, queste ultime parleranno la loro lingua in modo più articolato.Vi ricordiamo che Far Cry Primal debutterà il 23 febbraio prossimo su Xbox One
e PlayStation 4, mentre è atteso per il mese di marzo su PC. Per gli ulteriori dettagli, tra i quali l’odierno story trailer e l’annuncio del bundle con PS4
, vi rimandiamo ai nostri approfondimenti dedicati.
