Con l’arrivo imminente di DOOM: The Dark Ages, il nuovo capitolo medieval-fantascientifico della celebre saga di id Software, Bethesda ha deciso di celebrare in grande stile una delle sue icone più riconoscibili: l’armatura del Doom Slayer, questa volta rinnovata per riflettere le tinte cupe e cavalleresche dell’ambientazione.
Il risultato? Una replica reale dell’armatura, semplicemente impressionante, anche se decisamente scomoda da indossare, a meno che non siate costruiti come un wrestler della WWE.
Bethesda ha affidato alla nota YouTuber Emily the Engineer – famosa per le sue creazioni in stampa 3D – il compito di portare in vita la versione reale dell’armatura, fornendole direttamente i file ufficiali del gioco (preordinabile su Amazon).
Da lì è iniziato un lavoro monumentale: adattare i modelli, stampare ogni singolo pezzo, sabbiare, dipingere, assemblare e infine entrarci dentro.
Il risultato finale è a dir poco spettacolare. L’armatura è un colosso di tecnologia e design, fedele al dettaglio e capace di incutere timore a chiunque la guardi.
Tuttavia, come ha raccontato la stessa Emily, muoversi all’interno della tuta è tutt’altro che semplice, vista la mole e la quantità di pezzi che la compongono.
Per chi non ha accesso a una batteria di stampanti 3D, Bethesda mette comunque a disposizione una replica ufficiale del casco del Doom Slayer al prezzo di 175 dollari. Dotato di LED, cinghia regolabile e persino di una replica della keycard del gioco insieme a tre patch da collezione, è un gadget perfetto per i fan più accaniti.
DOOM non è mai stato solo un videogioco: è un'esperienza estetica, viscerale, che unisce brutalità e stile iconico. Vedere la nuova armatura del Doom Slayer realizzata nella vita reale è come vedere un’icona prendere vita in modo tangibile, fisico.
E anche se non potrei mai muovermici dentro senza sembrare una tartaruga rovesciata, sapere che esiste un cosplay del genere – ufficiale, dettagliato e minaccioso – mi fa venir voglia di appendere quel casco al muro come se fosse un trofeo di guerra. Peccato solo che la versione fisica del prossimo gioco non sembra essere stata realizzata con la stessa cura.