L'affare Xbox Activision-Blizzard "non è morto", secondo gli analisti

Wedbush Morgan e Ampere Analysis analizzano la recente decisione della CMA di fermare l'accordo Xbox Activision-Blizzard.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

La notizia della giornata è sicuramente lo stop all'affare di Xbox Activision-Blizzard, al quale sono seguiti moltissime reazioni da parte di tutto il settore, ovviamente.

L'autorità di regolamentazione ha infatti riscontrato che la fusione tra i due colossi ridurrebbe la concorrenza nel settore del cloud gaming.

Nei mesi scorsi molte agenzie si sono prese del tempo per decidere sulla questione, proprio perché l'eventuale predominio con la presunta esclusività di Call of Duty sarebbe pericoloso per il mercato.

Oltre al tema del potere sul cloud gaming, l'idea è che con le proprietà intellettuali di Activision-Blizzard su Xbox Game Pass (a cui vi potete abbonare tramite Amazon) il colosso di Redmond possa avere una leva troppo potente sul mondo dei videogiochi.

Dopo mesi di indagini, mercoledì 26 aprile l'autorità di controllo ha pubblicato la relazione finale sull'operazione da 69 miliardi di dollari e ha dichiarato di averla bloccata perché temeva che avrebbe «alterato il futuro del mercato dei giochi cloud in rapida crescita, portando a una riduzione dell'innovazione e a una minore scelta per i giocatori britannici negli anni a venire».

In un comunicato, il presidente di Microsoft Brad Smith ha dichiarato che l'azienda è «delusa» dalla decisione della CMA e ha affermato che farà ricorso.

Come riporta VGC, inoltre, per alcuni analisti l'acquisizione Xbox Activision-Blizzard non è destinata a morire molto presto.

Secondo Michael Pacther e Piers Harding-Rolls, rispettivamente amministratore delegato della ricerca azionaria di Wedbush Securitiers e direttore della ricerca sui giochi di Ampere Analysis, Microsoft potrebbe riuscire ad arrivare vittoriosa alla fine del ricorso.

Pachter ha dichiarato:

«Sebbene fare appello con successo contro una decisione della CMA sia un compito difficile per diversi motivi, riteniamo che la CMA sia dalla parte sbagliata della legge su questa sentenza e crediamo che le sue preoccupazioni possano essere affrontate.»

Inoltre, approfondendo, Pachter dichiara che Xbox potrebbe comunque spuntarla facendo delle concessioni, visto che ha sottovalutato la preoccupazione della CMA che, secondo l'analista, ha tutte le ragioni di temere il monopolio del cloud gaming.

L'opinione di Harding-Rolls è simile, con dei dettagli interessanti:

«La sentenza è stata un duro colpo per Microsoft e Activision. [...] Storicamente, la maggior parte dei ricorsi CMA non ha avuto successo, ma c'è ancora una possibilità che questo possa essere annullato. Secondo il sito della Competition Appeal Tribunal, i casi semplici dovrebbero essere risolti entro nove mesi, ma spesso ci vogliono almeno alcuni mesi.»

Come spesso abbiamo commentato in queste sedi, non ci resta che attendere ulteriori sviluppo dopo questo ennesimo colpo di scena.

Di questo stesso avviso, se pur ovviamente di parte, è Bobby Kotick, che è convinto che non sia ancora detta l'ultima parola per l'accordo Xbox Activision-Blizzard.