Konami fa chiarezza sulle microtransazioni per la Mother Base di MGSV

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Con l’uscita delle recensioni di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, è venuto a galla un episodio che ha generato attrito tra la testata internazionale GameSpot e Konami: il redattore del magazine, infatti, aveva scritto che “l’accesso al multiplayer competitivo Forward Operating Base [FBO, ossia la possibilità di attaccare le Mother Base nemiche, ndr], sarà bloccato dietro una barriera di microtransazioni.” “Per poter partecipare al multiplayer online in cui i giocatori attaccano le basi altrui, devono prima utilizzare denaro reale per comprare i coin MB” prosegue GameSpot.L’azienda giapponese, letto questo passaggio, ha deciso di pubblicare immediatamente un comunicato per fare chiarezza, negando la veridicità di queste informazioni che avevano messo i giocatori sul chi va là.“GameSpot ha scritto un articolo, dopo la recensione, dove diceva che la modalità FOB di MGSV TPP sarebbe bloccata dalle microtransazioni, il che semplicemente non è vero. La modalità FOB sarà accessibile pienamente al lancio, e le microtransazioni fungono da acceleratore. Avremo più dettagli da pubblicare al debutto del gioco, ma fin dall’E3, quando questi rumor hanno cominciato a circolare, abbiamo cercato di fare chiarezza” sono le parole di Konami.Di contro, Peter Brown, redattore autore dell’articolo, ha ribadito su Twitter che è necessario spendere moneta reale per giocare la modalità FOB. Resta da capire se sia lui a sbagliarsi – o se alcune feature, come l’ottenimento dei coin MB in-game, non fossero ancora sbloccate nel codice review – o se sia Konami a non aver fatto propriamente chiarezza.Attendiamo di riferirvi di più in merito.

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