Il design director PJ Estevez parla dei combattimenti di Ryse

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a cura di Francesco Ursino

PJ Estevez, design director di Ryse: Son of Rome, parla del sistema di combattimento del prossimo titolo Crytek atteso su Xbox One: “In un normale gioco action in terza persona la maggioranza dei personaggi combattono come lupi solitari; questo a volte succederà anche in Ryse, ma la maggioranza delle situazioni si concentreranno invece sull’essere in battaglia con i propri fratelli, sull’essere parte di una legione. E’ come se il giocatore diventasse una sorta di generale sul campo di battaglia durante il prosieguo del gioco”Estevez continua: “Abbiamo introdotto una sorta di concetto, che chiamiamo “mashing to mastery”. L’idea di fondo è che ognuno possa giocare a Ryse schiacciando a più non posso i bottoni del pad per combattere, ma solo se lo si fa con i tempi giusti si potranno gestire con maestria le varie situazioni, e le reazioni della IA. Abbiamo tutti provato dei giochi ripetitivi che dopo 30 minuti ti fanno pensare: “Ho fracassato la testa di questo nemico, poi ho ho accoltellato questo e preso a calci quest’altro”. Noi vogliamo che il flusso del combattimento continui, che si apra a quei giocatori che vogliono spendere tempo a imparare a utilizzare con maestria le varie tecniche e a ottenere bonus”.

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