Da quando è stato ufficialmente alzato il sipario sul nuovo capitolo della serie Metal Gear Solid, intitolato Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, il designer nonchè creatore Hideo Kojima non si è risparmiato dal rilasciare commenti e interviste sulla sua nuova fatica videoludica.L’ultima in ordine di tempo è stata con Geoff Keighley di GameTrailers, in cui Kojima ha svelato dettagli sulla produzione del gioco, partendo dall’alone di segretezza e di mistero che lo hanno circondato nei primi mesi, la creazione di Moby Dick Studio e la figura enigmatica di Joakim Mogren.Durante l’intervista Kojima ha affermato che tutto ciò faceva parte di una sorta di “esperimento sociale”, in cui voleva testare l’interesse (ovvero l’hype) generato dal FOX Engine in quanto motore grafico e non come parte di un Metal Gear Solid; un esperimento che ha incluso l’ingaggio di un attore svedese per interpretare la parte di Joakim (quindi non si trattava nè di Cliff Bleszynsky mascherato nè di un’immagine in CG, nda) nell’ormai famosa intervista di qualche settimana fa e la creazione dello studio svedese fittizio (anche se l’idea di averne uno gli piacerebbe).Per quanto riguarda la relazione fra Ground Zeroes e The Phantom Pain, Kojima ha reiterato la sua posizione sul fatto che il primo funga da prologo per il secondo e che The Phantom Pain è ambientato nove anni dopo Ground Zeroes, che a sua volta si svolge subito dopo gli eventi di Peace Walker, e che insieme compongono l’esperienza denominata Metal Gear Solid V.Alla domanda decisiva su cosa otterremo acquistando il gioco, su come verranno distribuite le due parti, però, il designer ha evitato di dare una risposta concreta, affermando semplicemente che Ground Zeroes sarà disponibile prima e farà da introduzione al vasto mondo di The Phantom Pain.Una Fabula Nova Crystallis targata Konami in vista? Il tempo ce lo dirà.Un’altra questione sollevata dai fan online e dai nostri lettori riguarda il doppiatore inglese del protagonista Big Boss, che si è scoperto non essere lo storico David Hayter, che anzi ha ammesso in queste ore di non essere stato neanche interpellato a proposito di un nuovo Metal Gear con protagonista uno Snake.A questo proposito il designer nipponico ha giustificato la scelta di non reingaggiare Hayter affermando che Metal Gear Solid V sarà una volta importante per la serie, una sorta di reboot selettivo che lascia intatti elementi come l’enfasi sullo stealth e ne reinventa altri come, appunto, il doppiatore.Vi lasciamo alla visione dell’intervista con un’ultima chicca riguardante la scena finale del trailer della GDC: il “corno” che Snake esibisce nella scena è in realtà un detrito, che probabilmente gli si è infilato in testa in seguito a una delle esplosioni durante la fuga dall’ospedale.Sarà interessante scoprire in che modo riuscirà a sbarazzarsene nei venti anni successivi.