Game Informer
ha discusso con Santa Monica Studio dell’inclusione e del ruolo di Atreus in God of War, ottenendo la ‘promessa’ che il personaggio non sarà d’intralcio per il giocatore.Il creative director Cory Barlog ha spiegato infatti che “dall’inizio, volevo essere sicuro che non stessimo facendo un gioco basato su una missione di sorta – una di quelle in cui hai costantemente la sensazione che l’IA ti metterà nei casini”.Da un punto di vista tecnico, il lead gameplay engineer Jeet Shroff ha aggiunto che il team si è “concentrato tanto sull’assicurarsi che Atreus avesse un ruolo di supporto significativo”, “non tanto come una componente secondaria o terziaria, ma come componente chiave in tutto il processo di sviluppo”.Ma riuscirci non è stato facile. “Kratos è una divinità, e chiaramente non ha bisogno di essere aiutato da un bambino”.
“Cose come far continuare le combo sono qualcosa che sentivamo avrebbe avuto molto senso autonomamente; mentre stai giocando, tutto quello che fa è migliorare qualcosa che già stai facendo. Ma fargli fare autonomamente qualcosa come stordire un nemico o abbatterlo, abbiamo capito col tempo, non aveva senso. Perché quello potrebbe non essere ciò che il giocatore vuole, quindi inserire quel tasto per comandare il personaggio ci è sembrato avesse molto senso”.God of War sarà disponibile dal 20 aprile. Potete saperne di più grazie al nostro approfondimento sull’ultimo story trailer.
In un nuovo speciale della sua versione online, la rivista 