Parlando ai microfoni di GameSpot, il creative director Cory Barlog ha rivelato l’influenza di George Miller e della sua creatura Mad Max sulla realizzazione di God of War.Prima di tornare in Santa Monica Studio, intorno al 2008, i due hanno collaborato per lo sviluppo di un gioco proprio su Mad Max, che fu poi cancellato da Avalanche Studios in favore dell’open world del 2015.“Penso che non avrei neppure provato a fare questo gioco se non avessi lavorato con George”, ha raccontato Barlog, a proposito del significato di quell’esperienza. “Questo è l’impatto che ha avuto”.“Sento che prima di lavorare con lui, stavo come leggendo un libro senza avere gli occhiali e avendo una vista terribile, quindi vedevo le parole ma erano sfocate”.Fornendo un commento più pertinente, ha aggiunto che “lavorare con lui e iniziare a capire cosa sia il dramma, perché il conflitto sia necessario nello sviluppo di tutti i personaggi, mi ha fatto mettere gli occhiali per aiutarmi a capire che davvero non capivo il dramma”.Il creative director di God of War ha precisato che nessuna delle idee di quel Mad Max hanno avuto “un trasferimento analogo uno-a-uno” nel suo nuovo titolo, ma che “questa idea di sviluppare le relazioni sulla strada, le idee e i personaggi che si capiscono l’un l’altro mentre hanno un percorso, era qualcosa che avevo iniziato ad esplorare nella nostra bozza di Max”.Se volete saperne di più sul gioco, nell’attesa di poterlo provare in prima persona, potete consultare la nostra recensione di God of War.