Il prossimo 2 ottobre, i possessori di PlayStation 5 avranno tra le mani un nuovo strumento creativo che promette di trasformare ogni momento di gioco in un'opera d'arte fotografica. Ghost of Yōtei, l'attesissimo seguito ambientato nelle terre selvagge di Ezo (e che è costato quanto Ghost Of Tsushima), integra infatti una modalità foto così ricca di opzioni da rivaleggiare con software fotografici professionali. Dalle riprese cinematiche con movimento della telecamera alla manipolazione atmosferica completa, il sistema permette di catturare l'essenza poetica del Giappone feudale con una libertà creativa senza precedenti.
La modalità foto di Ghost of Yōtei si attiva semplicemente premendo il tasto destro del D-Pad, interrompendo istantaneamente l'azione per aprire un universo di possibilità creative. Il sistema conserva automaticamente le impostazioni personalizzate anche quando si esce e si rientra nella modalità, permettendo un flusso di lavoro fluido per i fotografi virtuali più esigenti.
Tra le funzionalità più innovative spicca il Tracking Shot, che consente di registrare fino a 16 posizioni della telecamera per creare riprese animate dall'effetto cinematografico. La lunghezza focale varia da 12mm a 300mm, coprendo ogni esigenza dai grandangoli più estremi ai teleobiettivi per dettagli macro.
Gli sviluppatori suggeriscono regole specifiche per ottenere risultati professionali: paesaggi mozzafiato si catturano meglio con focali di 24mm o inferiori, mentre per i ritratti ambientali funzionano bene i 35mm. Per gli headshot si consigliano i 50mm, mentre gli 80mm risultano perfetti per ritratti a figura intera, specialmente combinati con una profondità di campo ridotta che sfoca primo piano e sfondo.
Il controllo atmosferico raggiunge livelli di dettaglio impressionanti: si può modificare l'ora del giorno scorrendo un'intera giornata di 24 ore, cambiare le condizioni meteorologiche da sereno a tempestoso, e persino regolare intensità e direzione del vento. Le particelle animate includono foglie colorate, petali di ciliegio, lucciole, libellule, farfalle e stormi di uccelli.
Uno degli aspetti più affascinanti del sistema è la varietà di gradazioni colore disponibili. Oltre alle opzioni standard come Vivido, Bianco e Nero classico e vintage, troviamo filtri poetici come Tempesta, Autunno, Rosso Samurai, Fumo, Acero e Ginkgo. Quest'ultimi due meritano particolare attenzione: Acero desatura l'immagine mantenendo solo i rossi, perfetto per evidenziare dettagli come graffi sulle mani o macchie di sangue, mentre Ginkgo fa lo stesso per i gialli.
La protagonista Atsu può essere personalizzata in ogni aspetto: dalle espressioni facciali che spaziano da neutrale ad arrabbiata, da confusa a spaventata, fino alla possibilità di nascondere elmo e maschera o regolare il bagliore della spada da 0.00 a 15.0.
Gli esperti consigliano di esplorare sempre l'ambiente circostante prima di confermare lo scatto. Spesso, dettagli inizialmente impercettibili come interazioni tra personaggi non giocanti o fauna selvatica possono trasformare una foto ordinaria in qualcosa di speciale. Un'aquila che appariva come un puntino distante può diventare l'elemento focale di un ritratto drammatico.
La luce naturale rappresenta un elemento cruciale: la golden hour, ovvero il momento subito dopo l'alba o prima del tramonto, offre tonalità calde e ombre morbide, mentre la luce di mezzogiorno crea contrasti più netti. Per aggiungere energia dinamica agli scatti, si può inclinare la telecamera di alcuni gradi, una tecnica cinematografica nota come "Dutch Angle".
Il 2 ottobre, quando Ghost of Yōtei sarà finalmente disponibile, i giocatori potranno sperimentare personalmente questo potente strumento creativo, con la promessa che presto arriveranno anche concorsi fotografici dedicati per condividere le creazioni più spettacolari ambientate nelle suggestive terre settentrionali del Giappone.