Il mondo di Final Fantasy 14 si prepara a una trasformazione significativa (oltre che ad una lunga attesa) che potrebbe ridefinire l’esperienza di gioco per milioni di utenti in tutto il mondo. Naoki Yoshida, il direttore del celebre MMORPG conosciuto come "Yoshi-P", ha infatti rivelato l’esistenza di piani ambiziosi per rivoluzionare il sistema delle classi di lavoro. Un annuncio che arriva in un momento delicato, con la community ancora divisa dalle controverse reazioni all’espansione Dawntrail.
L’ultima espansione non ha ottenuto il consenso sperato, anzi: le recensioni su Steam sono in gran parte negative e testimoniano un diffuso malcontento. Le critiche si concentrano su contenuti poco coinvolgenti, problemi di bilanciamento e una generale sensazione di stagnazione del gameplay. Un feedback che ha evidentemente spinto il team a riconsiderare l’approccio al design delle classi.
In un’intervista, Yoshida ha ammesso che il team ha «un piano piuttosto ambizioso per le classi», pur riconoscendo la difficoltà di illustrare in questa fase tutte le sfumature del progetto. La sfida principale sarà bilanciare innovazione e continuità: «Non vogliamo distruggere l’esperienza attuale, ma lavorare per migliorarla», ha spiegato.
Non è la prima volta che Square Enix promette una rivoluzione delle classi. Già un anno fa, Yoshida aveva annunciato che Dawntrail avrebbe restituito "maggiore individualità" alle classi di gioco, un obiettivo che però non si è tradotto in risultati concreti, lasciando la community delusa.
Questa esperienza sembra aver insegnato al team la necessità di un approccio più cauto e graduale. L’obiettivo resta quello di rendere le classi più dinamiche e stimolanti, senza compromettere l’equilibrio delle battaglie. Le aspettative dei fan si concentrano in particolare sulle classi di supporto, come i guaritori, spesso considerate meno soddisfacenti rispetto ad altre specializzazioni.
Con il Fan Fest 2026 all’orizzonte, i giocatori sperano che i nuovi piani possano tradursi in miglioramenti tangibili. Per un MMORPG che ha costruito negli anni una base di giocatori fedeli, ogni cambiamento rappresenta al tempo stesso un’opportunità e un rischio. Resta da vedere se queste mosse riusciranno davvero a riaccendere l’entusiasmo di una community che ha vissuto, nelle parole dello stesso team, "un anno particolare", ma non necessariamente positivo.