Il mondo videoludico contemporaneo si trova spesso a dover giustificare i prezzi sempre più elevati dei titoli di nuova generazione, ma raramente i sviluppatori offrono spiegazioni così dettagliate come quelle fornite da Tymon Smektala riguardo a Dying Light: The Beast.
Il direttore creativo della serie ha affrontato apertamente le critiche mosse dai fan per il prezzo di 60 dollari (69,99 euro per il mercato italiano), spiegando come quello che inizialmente doveva essere una semplice espansione si sia trasformato in qualcosa di molto più ambizioso.
La metamorfosi del progetto rappresenta un caso interessante di come le idee creative possano evolvere durante lo sviluppo, portando a risultati inaspettati.
«Il gioco è cresciuto, specialmente durante un periodo di sei mesi alla fine dello scorso anno e all'inizio di questo»
Queste le parole del Director.
La presenza di Kyle Crane come protagonista principale ha rappresentato un fattore catalizzante per l'intero team di sviluppo, generando un'energia creativa che ha spinto gli sviluppatori a alzare continuamente l'asticella del progetto.
L'elemento che ha fatto davvero la differenza nello sviluppo è stato il coinvolgimento del personaggio storico della serie. Smektala ha spiegato come la decisione di riportare Kyle Crane abbia avuto un impatto profondo su tutto il team:
«Ci siamo resi conto fin dall'inizio del progetto che avere Kyle Crane come protagonista principale ha fatto qualcosa a tutti noi: ci ha energizzato, ispirato, creato l'ambizione di trattare questo progetto in modo speciale.»
Questa rinnovata passione si è tradotta in continui miglioramenti e aggiunte al titolo. Il team ha continuato ad aggiornare la tecnologia alla base del gioco, perfezionare i dettagli e ampliare il contenuto disponibile.
L'ambizione crescente ha portato Smektala a fare una dichiarazione piuttosto audace: il nuovo titolo potrebbe rappresentare il punto più alto mai raggiunto dalla serie Dying Light.
Per quanto riguarda le preoccupazioni dei fan sul prezzo, il director ha chiesto pazienza, invitando a valutare il prodotto finale prima di esprimere giudizi.