Death Stranding 2: On The Beach è pronto a imporsi non solo come nuova avventura surreale firmata Hideo Kojima, ma anche come uno dei titoli tecnicamente più raffinati della generazione.
Secondo l’analisi di Digital Foundry, il gioco offre prestazioni eccellenti sia su PlayStation 5 base che su PS5 Pro (che trovate su Amazon), pur con differenze marginali.
Costruito sul Decima Engine, lo stesso di Horizon Forbidden West, il nuovo Death Stranding porta il motore a un livello superiore. Il mondo aperto è ricco di dettagli ambientali e atmosferici, con fisica dell’acqua migliorata e effetti meteo dinamici che impattano anche il gameplay.
Le immagini statiche sembrano quasi fotografie reali, ma è soprattutto in movimento che il gioco mantiene un’illusione di fotorealismo impressionante.
Sia su PS5 che su PS5 Pro, Death Stranding 2 mantiene due target prestazionali chiari: 30 fps in modalità Qualità e 60 fps in modalità Prestazioni, entrambe bloccate con grande stabilità. Inoltre, su TV compatibili, la modalità Performance gira dentro un contenitore a 120Hz, migliorando la risposta ai comandi.
Le due console mirano entrambe a una risoluzione 1440p upscalata in 4K. Tuttavia, PS5 Pro mantiene più spesso la risoluzione nativa, garantendo un’immagine leggermente più stabile e definita.
La vera differenza si nota tra le modalità Performance e Qualità: su PS5 base la qualità visiva è visibilmente superiore in modalità Qualità, anche se a 30 fps. Su PS5 Pro, invece, la differenza è quasi impercettibile, motivo per cui Digital Foundry consiglia di giocare direttamente in Performance per ottenere 60 fps senza sacrifici evidenti nella resa grafica.
Tuttavia, nonostante il comparto tecnico sia superbo, la critica non è unanime: secondo la recensione di Stefania Sperandio, Death Stranding 2 «ha su di sé l’ombra di essere un po’ meno “esperienza” e un po’ meno unico del primo – ma comunque inconfondibile e stravagante rispetto a qualsiasi altra opera sul mercato, dato che non c’è niente che gli somigli.»