Il possibile cambio di proprietà di Electronic Arts potrebbe riaprire le porte a una saga che sembrava definitivamente archiviata. Glen Schofield, il creatore originale di Dead Space, ha rivelato di aver già iniziato a fare telefonate per sondare il terreno dopo l'annuncio dell'acquisizione del colosso videoludico da parte dell'Arabia Saudita, supportata da società di private equity. L'operazione, che deve ancora superare eventuali ostacoli regolatori da parte del governo statunitense, rappresenta per lo sviluppatore una possibilità inaspettata di riportare in vita il franchise horror fantascientifico.
La storia recente di Schofield è stata travagliata. Dopo aver lasciato EA, nel 2022 aveva pubblicato The Callisto Protocol, un titolo fortemente ispirato proprio a Dead Space ma che non ha ottenuto il successo sperato. Meno di un anno dopo l'uscita del gioco, lo sviluppatore ha abbandonato lo studio che aveva contribuito a fondare per realizzarlo. Attualmente ricopre il ruolo di director presso Pinstripe Games, una realtà che non ha ancora svelato i propri progetti, ma Schofield ha confermato in un'intervista a IGN di avere diverse idee per nuovi titoli, tra cui appunto un ipotetico Dead Space 4.
Il rapporto con Electronic Arts si era però interrotto bruscamente prima dell'annuncio dell'acquisizione. Schofield aveva tentato di convincere l'editore a investire su un nuovo capitolo della saga presentando una proposta economicamente vantaggiosa. "Sono andato da loro di recente e mi hanno detto di no, che non erano più interessati", ha raccontato lo sviluppatore. La sua offerta prevedeva di ricomporre il team di leadership originale, utilizzare i modelli già creati da EA Motive per il remake e garantire un risparmio tra i 30 e i 40 milioni di dollari sull'idea che aveva in mente. La risposta dell'editore è stata comunque negativa.
La prospettiva è cambiata radicalmente con l'annuncio della vendita. Schofield si è mostrato decisamente più ottimista riguardo alle possibilità future della proprietà intellettuale. Secondo lo sviluppatore, EA non avrebbe ottenuto i profitti sperati dal remake del primo capitolo, un fattore che potrebbe aver contribuito alla chiusura iniziale nei confronti di nuovi progetti legati al franchise. Tuttavia, l'arrivo di nuovi proprietari potrebbe modificare completamente le strategie aziendali.
L'ambizione di Schofield va oltre la semplice realizzazione di un nuovo videogioco. Il creatore di Dead Space ritiene che il franchise abbia un potenziale ancora inespresso e meriti di essere espanso attraverso altri mezzi di comunicazione. "Dead Space deve essere adattato a diversi media: film, serie TV, sarebbe fantastico", ha dichiarato. La visione dello sviluppatore prevede un universo transmediale capace di raggiungere pubblici diversi e valorizzare la ricchezza narrativa della saga horror ambientata nello spazio.
L'incertezza attuale riguardo alla direzione futura di Electronic Arts rappresenta paradossalmente un'opportunità. Con nuovi proprietari potrebbero arrivare priorità diverse e una maggiore disponibilità a cedere o rivalutare proprietà intellettuali che l'attuale management considera poco profittevoli. Schofield non nasconde di non sapere quale sia l'orientamento di EA in questo momento di transizione, ma proprio questa indeterminatezza alimenta le sue speranze che qualcuno possa acquistare i diritti di Dead Space e dare nuova linfa a un marchio che, nonostante il remake recente, sembra essere stato messo in secondo piano dalla casa editrice che pubblica anche Battlefield e Madden.