L'industria videoludica sta assistendo a una delle più accese battaglie commerciali degli ultimi anni, con Activision ed EA che si affrontano a colpi di strategie di marketing sempre più aggressive. La guerra tra i due colossi ha raggiunto un nuovo picco con l'annuncio di una trial gratuita di Call of Duty: Black Ops 6 programmata strategicamente per coincidere con la settimana di lancio di Battlefield 6. Questa mossa rappresenta l'ultimo capitolo di una rivalità che ha già regalato scintille memorabili e che promette di ridefinire gli equilibri del mercato degli sparatutto in prima persona.
Dal 9 ottobre alle 18:00 ora italiana fino al 16 ottobre alle 19:00, i giocatori potranno accedere gratuitamente a Call of Duty: Black Ops 6 con contenuti mai offerti prima in una trial. Per la prima volta nella storia della serie, sarà inclusa la campagna completa, insieme a tutte le modalità multiplayer (esclusa la Ranked Play) and Zombies. Il tempismo non è casuale: Battlefield 6 debutterà il 10 ottobre, proprio nel cuore di questa offerta promozionale.
La trial includerà anche i contenuti dell'aggiornamento The Haunting, con le nuove mappe multiplayer Gravity, Rig e Mothball, oltre alla modalità limitata Haunted Havoc Zombies. Sebbene Black Ops 6 sia già disponibile su Xbox Game Pass Ultimate e PC Game Pass, questa iniziativa mira chiaramente a raggiungere gli utenti PlayStation e Steam.
Dietro questa battaglia commerciale si nasconde uno scontro di visioni artistiche che ha radici profonde. EA e DICE hanno scelto per Battlefield 6 un approccio decisamente più realistico e militaresco, in netto contrasto con la direzione presa da Call of Duty negli ultimi anni. Shashank Uchil, design director di Battlefield 6, ha espresso chiaramente questa filosofia in un'intervista recente, sottolineando come il gioco punti su "soldati veri, sul campo di battaglia".
La critica più diretta è arrivata quando Uchil ha citato la controversa skin di Nicki Minaj apparsa in Call of Duty, dichiarando senza mezzi termini: "Non penso che abbiamo bisogno di Nicki Minaj. Manteniamo tutto reale, manteniamo tutto concreto". Una frecciata che ha fatto il giro della community videoludica internazionale.
La pressione esercitata da EA sembra aver prodotto effetti concreti sulla strategia di Activision. Ad agosto, l'azienda ha annunciato una decisione che ha sorpreso la community: Operatori, skin e armi di Black Ops 6 non saranno trasferibili in Black Ops 7, rompendo una tradizione consolidata delle ultime iterazioni della serie. La motivazione ufficiale parla della necessità che Black Ops 7 "risulti autentico rispetto a Call of Duty e al suo ambientazione".
Questa inversione di rotta rappresenta un chiaro tentativo di recuperare credibilità presso i giocatori che chiedevano maggiore coerenza estetica, proprio come sta facendo la concorrenza. DICE ha infatti promesso di mantenere un'estetica coerente in Battlefield 6, escludendo collaborazioni che potrebbero compromettere l'atmosfera militare del gioco.