Il settore videoludico attraversa uno dei periodi più turbolenti della sua storia recente, e l'ultima vittima di questa crisi sistemica è Avalanche Studios, lo sviluppatore svedese noto per la serie Just Cause. La compagnia ha annunciato una ristrutturazione aziendale che comporterà la chiusura definitiva dello studio di Liverpool e significativi tagli occupazionali anche nelle sedi principali di Malmö e Stoccolma. La decisione arriva in un momento particolarmente delicato per l'industria, dove i licenziamenti di massa sono diventati una drammatica routine quotidiana.
La crisi di Avalanche Studios affonda le radici nella cancellazione di Contraband, un ambizioso progetto esclusivo per Xbox che doveva rappresentare il futuro della compagnia. Il gioco cooperativo incentrato sul contrabbando, presentato con grande fanfara durante l'Xbox and Bethesda Games Showcase del giugno 2021, è stato definitivamente cancellato da Microsoft lo scorso agosto. La decisione ha lasciato lo studio in una posizione estremamente vulnerabile, privandolo del suo progetto di punta e delle relative entrate economiche.
L'eliminazione di Contraband si inserisce in una strategia più ampia di Microsoft, che ha cancellato numerosi progetti nel corso del 2024. Tra le vittime eccellenti figurano il Perfect Dark di The Initiative, Everwild di Rare e un MMO non annunciato di ZeniMax. Questa ondata di cancellazioni è seguita ai massicci licenziamenti di luglio che hanno coinvolto migliaia di dipendenti della divisione gaming di Microsoft.
Il comunicato ufficiale di Avalanche Studios non lascia spazio a interpretazioni ottimistiche. Lo studio di Liverpool verrà completamente chiuso, coinvolgendo tutti i dipendenti della sede britannica in quello che la compagnia definisce un "processo di consultazione collettiva" richiesto dalla legge del Regno Unito. Le ripercussioni si estenderanno anche oltre Manica, con riduzioni significative del personale nelle storiche sedi svedesi.
La ristrutturazione comporterà una riorganizzazione completa dei team rimasti, con l'obiettivo di "affrontare le esigenze dei nostri giochi". Questa formulazione generica lascia intendere che la compagnia stia cercando di concentrare le risorse sui progetti più promettenti, abbandonando probabilmente diverse iniziative in corso di sviluppo.
Il caso Avalanche illumina una delle contraddizioni più evidenti dell'attuale panorama tecnologico. Mentre migliaia di sviluppatori perdono il lavoro e interi studi chiudono i battenti, il CEO di Microsoft Satya Nadella ha recentemente dichiarato che "Microsoft sta prosperando", attribuendo il successo principalmente agli investimenti nell'intelligenza artificiale. Questa disconnessione tra i risultati finanziari complessivi e la sorte dei team di sviluppo videoludico evidenzia come l'industria dei giochi sia considerata sempre più un settore sacrificabile rispetto alle nuove frontiere tecnologiche.
L'ironia è ancora più amara se si considera che Avalanche Studios aveva recentemente raggiunto un accordo di contrattazione collettiva con i sindacati svedesi, entrato in vigore nel secondo trimestre del 2024. La CEO Stefanía Halldórsdóttir aveva allora dichiarato con orgoglio che la compagnia stava compiendo "passi significativi verso il diventare uno dei migliori luoghi di lavoro nell'industria videoludica".
Avalanche Studios, da non confondere con Avalanche Software (sviluppatore di Hogwarts Legacy di proprietà Warner Bros.), rappresenta uno dei pilastri storici dello sviluppo videoludico europeo. La serie Just Cause ha conquistato milioni di giocatori in tutto il mondo con la sua particolare miscela di azione esplosiva e mondo aperto, diventando un marchio riconoscibile a livello globale. La crisi attuale mette a rischio non solo i posti di lavoro, ma anche il futuro creativo di uno studio che ha contribuito significativamente all'evoluzione del medium videoludico.