Ubisoft ha annunciato una nuova ondata di licenziamenti all’interno dello studio Red Storm, colpendo 19 dipendenti.
La notizia arriva nel contesto di una più ampia strategia di ristrutturazione mirata e di contenimento dei costi a livello globale, che il publisher francese sta portando avanti ormai da oltre un anno.
«Anche se non è stata una decisione facile, si è trattato di una scelta necessaria in base alle nostre priorità operative», ha dichiarato Ubisoft in un comunicato ufficiale rilasciato a IGN US.
La società ha promesso di offrire supporto concreto ai lavoratori colpiti, attraverso pacchetti di buonuscita, estensione dei benefici sanitari e assistenza per la ricollocazione professionale.
«Apprezziamo profondamente il loro lavoro e l’impatto che hanno avuto su Ubisoft», conclude la nota.
Le riduzioni di personale riguardano esclusivamente Red Storm e, secondo quanto chiarito, nessun altro studio Ubisoft è stato coinvolto da questi ultimi tagli.
È l’ennesimo episodio in una serie di ristrutturazioni che ha già toccato diverse sedi del colosso francese, tra cui Ubisoft San Francisco, anch’essa colpita dai licenziamenti lo scorso agosto.
Red Storm è uno studio storico del panorama videoludico, fondato nel 1996 da Tom Clancy e Doug Littlejohns, e divenuto noto soprattutto per il suo contributo alla serie Ghost Recon (che trovate su Amazon).
Acquisito da Ubisoft nel 2000, ha contribuito nel tempo anche ad altri progetti legati ai franchise Tom Clancy.
La nuova misura testimonia la fase delicata che Ubisoft sta attraversando, tra riallineamenti interni e una competizione crescente nel mercato globale.
Rimane da vedere quale sarà il futuro di Red Storm, soprattutto alla luce delle sue origini e della sua identità fortemente legata all’universo creato da Clancy.
Restando in tema, avete letto che Ubisoft vuole che i fan «distruggano tutte le copie» di giochi finiti offline? Leggi tutti i dettagli nella nostra ricca ed esaustiva notizia.