Alcuni dei più celebri doppiatori di videogiochi pronti allo sciopero

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

In queste ore, il mondo dei doppiatori di videogiochi sta vivendo una situazione abbastanza spinosa. Molti artisti rappresentati dalla SAG-AFTRA, infatti, hanno annunciato di essere disposti a scioperare, in caso la maggior parte di loro si esprima in favore dell’idea. A causare il loro malcontento sono molteplici questioni relative alla crescita di questo settore, e ai contratti che vengono stipulati. Come spiegato sul sito SAG-AFTRA, innanzitutto i doppiatori dovrebbero ricevere delle vere e proprie royalty relative al gioco a cui hanno partecipato, oltre a bonus per performance “che stressano la voce” e a, in generale, condizioni contrattuali più trasparenti.Secondo SAG-AFTRA, “se un gioco diviene di grande popolarità, è giusto che gli attori ne condividano il successo.” L’idea è quindi quella di far avere loro un bonus in caso il prodotto venda più di due milioni di copie, che vada poi a salire ogni due milioni, fino ad un tetto massimo di otto.“Proponiamo che l’effettivo titolo del progetto debba essere reso disponibile almeno ai nostri rappresentati prima che svolgano le audizioni” continua SAG-AFTRA. “Nessuno di voi lavorerebbe ad uno show televisivo, una pubblicità o un film senza prima sapere che ruolo avrai, come si sposa alla storia – eppure, nei videogiochi, ci viene chiesto di continuo di lavorare così. La nostra proposta vuole anche le seguenti informazioni, quando sono ragionevolmente possibili: quante sessioni volete prenotare? Che rating pensate di ottenere [da enti come l’ESRB, ndr]? Ci saranno contenuti offensivi? Queste sessioni saranno stressanti per la voce? La trasparenza è la chiave di tutto. Abbiamo bisogno di sapere con chiarezza a cosa andremo incontro, prima di impegnarci in un ruolo per un gioco.”Un altro problema avanzato nel comunicato di SAG-AFTRA evidenzia che ci sono precedenti per cui alcuni artisti hanno ricevuto una multa di $2.500 “per non essere stati vigili sul lavoro per il quale sono stati ingaggiati”. Per esempio, si potrebbe parlare di una multa salatissima per qualcuno che si era dedicato allo smartphone per qualche minuto.La questione sta avendo grande popolarità su Twitter con l’hashtag #PerformanceMatters e con quello #IAmOnBoard2015, ed ha già visto l’adesione allo sciopero da parte di artisti come Jennifer Hale (Shepard in Mass Effect, Naomi Hunter nella serie Metal Gear Solid), Will Wheaton (Lumberjack di Broken Age, X-8 Robobrain di Fallout: New Vegas), David Hayter (Solid Snake e Naked Snake nella serie Metal Gear Solid), Ashly Burch (Chloe in Life is Strange), Tara Strong (Paz nella serie Metal Gear Solid, Rikku in Final Fantasy X, Harley in Batman: Arkham City). E ancora, hanno aderito anche Elias Toufexis (Adam Jensen in Deus Ex: Human Revolution), Quinton Flynn (Raiden nella serie Metal Gear Solid), Phil La Marr (Vamp nella serie Metal Gear Solid, Cassius in Tales from the Borderlands) e Steve Blum (Robert Burns in Vanquish, Ares in God of War).Vedremo come evolverà la situazione.

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