Anche Ninja contro contro le accuse di Trump ai videogiochi

Anche lo streamer Ninja ha risposto (brevemente) alle accuse di Donald Trump ai videogiochi violenti

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Dopo le recenti sparatorie di massa che hanno scosso gli Stati Uniti e il mondo intero, ha fatto molto discutere il fatto che il Presidente Donald Trump abbia puntato il dito non sulla disponibilità di armi automatiche per i civili (e sulla possibilità di portare serenamente con sé un fucile d’assalto sulle spalle per strada, senza ledere normativa alcuna), ma sui media violenti – in particolare sui videogiochi, rei di glorificare la violenza.

In un articolo abbiamo riferito cosa pensi la scienza di questo accostamento (se non vi sentite portati per la lettura integrale, possiamo riassumerlo nel fatto che le correlazioni tra videogiochi e omicidi reali siano le stesse tra le banane e i suicidi, ndr), con anche alcuni membri dell’industria che si sono esposti sull’argomento: il gigante Take-Two, ad esempio (Grand Theft Auto, NBA 2K) ha etichettato come «irresponsabili» le parole dell’inquilino della Casa Bianca.

ninja streamer fortnite

Grazie al sito TMZ è arrivato anche il parere di Ninja, popolare streamer e giocatore professionista di Fortnite che è al momento, senza troppi giri di parole, uno dei videogiocatori più famosi del mondo. Interpellato in merito, il giocatore – al secolo Tyler Blevins – è stato più sintetico che mai:

Avete visto Minecraft? Cos’è che c’è di violento in Minecraft? Assolutamente niente. La violenza non è nei videogiochi: è semplicemente il modo in cui stanno le cose.

La speranza è che gli Stati Uniti si muovano concretamente per evitare il ripetersi delle sparatorie di massa – che rimangono una loro peculiarità, nonostante molte altre nazioni abbiano un ricco e fiorente mercato videoludico.

Fonte: TMZ