Il multiplayer di The Last of Us Part II è stato cancellato per farlo uscire nel 2020?

Nella giornata di oggi, vi abbiamo informato del fatto che The Last of Us Part II non avrà una modalità multiplayer: ma cosa c'è dietro?

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a cura di Paolo Sirio

Nella giornata di oggi, vi abbiamo informato del fatto che The Last of Us Part II non avrà una modalità multiplayer.

La notizia ha destato una certa sorpresa, dal momento che il primo capitolo ha effettivamente un comparto multigiocatore e Naughty Dog aveva fatto intendere che questo sarebbe tornato nel seguito.

Nel 2018, infatti, vi avevamo raccontato di una dichiarazione del co-director Kurt Margenau all’E3, in cui veniva affermato esplicitamente che il multiplayer sarebbe stato una parte del pacchetto di TLOU 2.

Nei mesi successivi, sebbene i riflettori siano stati spenti su questa possibilità, Naughty Dog aveva pubblicato diversi annunci di lavoro per persone che potessero occuparsi della personalizzazione e dello store interno del multigiocatore.

Infine, la conferma di oggi, arrivata durante il media event di due giorni fa, che ha colto di sorpresa un po’ tutti: l’esclusiva PS4 sarà un’esperienza solitaria al 100%, come del resto gli ultimi titoli first-party Sony.

L’impressione è che nell’ultimo anno siano cambiate un po’ di cose, e che la software house californiana abbia scelto in corsa di tagliare il multiplayer per evitare ulteriori rinvii.

La decisione potrebbe essere arrivata in concerto con il publisher, visto che uno slittamento a dopo febbraio (o peggio in un altro anno) avrebbe significato perdere un prodotto di punta nell’anno fiscale e lanciare troppo vicino a PS5, prevista anch’essa per il 2020.

The Last of Us fu lanciato a giugno 2013, con appena cinque mesi di stacco da PS4, per cui sembra che più che la next-gen a mettere il fiato sul collo di Sony potrebbero essere stati i conti e l’aspetto finanziario.

Non è da escludere che il focus sul single-player sia sorto come una necessità creativa di Naughty Dog, visto che Neil Druckmann, il director, non ha nascosto che nell’arco dei cinque anni dello sviluppo del gioco la conclusione di avere per le mani il titolo più lungo su cui abbiano mai lavorato sia arrivata in realtà in una fase piuttosto avanzata.

Chissà che lo studio non chiarisca la questione nelle prossime ore, mettendo evidentemente fine alle speculazioni di sorta.