Microsoft vede Amazon e Google come concorrenti, non Sony e Nintendo

Microsoft si sta addentrando da un paio di anni ormai nel mondo del cloud gaming con Project xCloud

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a cura di Paolo Sirio

In un’intervista concessa a Protocol, Phil Spencer ha rivelato che Microsoft vede Amazon e Google come concorrenti, e non Sony e Nintendo “per il futuro”.

Spencer, vice presidente esecutivo al gaming per la compagnia di Redmond, ha sottolineato di rispettare molto i competitor nel ramo del gaming.

Tuttavia, la sfida nel mondo dei videogiochi si sposterà nel giro di pochi anni sulle nuvole, e aziende come Sony e Nintendo da sole non vengono viste come in grado, da un punto di vista tecnologiche, di competere in un ramo tanto dispendioso e complesso.

“Quando parli di Nintendo e Sony, abbiamo un sacco di rispetto per loro, ma vediamo Amazon e Google come i competitor principali per il futuro”, ha spiegato il dirigente.

“Non è per mancare di rispetto a Nintendo e Sony, ma le compagnie di videogiochi tradizionali sono in qualche modo fuori posizione”.

Project xCloud

“Penso potrebbero provare a ricreare Azure”, ha aggiunto Spencer, “ma abbiamo investito decine di miliardi di dollari nel cloud nel corso degli anni”.

L’obiettivo è pertanto “non essere in una lotta dei formati con queste aziende mentre Amazon e Google si stanno conentrando su come portare il gaming a 7 miliardi di persone intorno al mondo”.

Una questione di target e di pubblico, dunque, con le console classiche che avrebbero audience molto limitati rispetto allo streaming, che consente e consentirà ai giocatori di accedere ai loro titoli a prescindere dai dispositivi e dalla loro potenza.

Microsoft si sta addentrando da un paio di anni ormai nel mondo del cloud gaming con Project xCloud, disponibile in Stati Uniti, Corea del Sud, Regno Unito e Canada, e in arrivo nel 2020 anche nell’Europa Occidentale.

Google ha allo stesso modo già lanciato il proprio servizio di gioco in streaming, Stadia, lo scorso mese di novembre, ottenendo prestazioni sopra le aspettative ma deludendo in termini di libreria.

Amazon, infine, dovrebbe lanciare la sua alternativa inclusa nell’abbonamento ad Amazon Prime nel corso dell’anno, mentre Sony sta incrementando il portfolio di PlayStation Now negli ultimi mesi e Nintendo è alla finestra.