Microsoft piazza la pietra tombale: Windows Phone? E' morto

Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

È giunto il tempo di dire definitivamente addio a Windows Phone. Se già da diversi mesi il sistema operativo mobile di Microsoft arrancava, ora che anche Nokia fa girare semplicemente Android, sono arrivate le parole di Joe Belfiore a metterci definitivamente una pietra tombale sopra.Il dipendente Microsoft ha parlato della questione sul suo profilo Twitter, facendo sapere che «ovviamente continueremo a supportare la piattaforma con bug fix, aggiornamenti per la sicurezza e così via, ma non abbiamo in mente di proporre nuove feature o nuovi hardware.» Parliamo, quindi, di un Windows Phone ormai agli sgoccioli.Ecco il tweet:

Interpellato per ulteriori dettagli sulla questione, Belfiore ha voluto aggiungere che «abbiamo provato davvero IN TUTTI I MODI a incentivare gli sviluppatori delle app. Abbiamo anche dato loro dei soldi, abbiamo scritto noi le applicazioni al posto loro. Ma il volume di utenza è troppo basso perché, per la maggior parte delle compagnie, valga la pena di investire.» Ecco il tweet:

Quando lanciò Windows Phone
in concorrenza con Android e iOS, Microsoft voleva proporre la sua piattaforma e i suoi servizi anche in formato mobile: per farlo, pensò di dover spingere anche sul suo sistema operativo. Allo stato attuale, ora che l’addio a Windows Phone è un fatto concreto, la casa di Redmond sta invece lavorando per portare le sue app sui dispositivi mobile che montano anche altri OS: è ad esempio il caso del browser Edge, in arrivo sia su iOS che su Android, o del Microsoft Launcher in uscita su Android, che consente maggior condivisione tra smartphone e PC. La fetta di mercato avuto da Windows Phone, anche nel periodo in cui si provò a spingere forte su Nokia Lumia, è sempre stata molto ridotta: si è raggiunto il top nel terzo quarto del 2013, con una fetta pari al 3,6% del mercato. Solo nel secondo quarto del 2014, però, i dati erano già crollati al 2,5%. La causa principale, come identificato dallo stesso Belfiore, risiedeva soprattutto nelle app: Google ha ostracizzato Windows Phone bloccando l’uscita di alcune su app sull’OS (un esempio su tutti è quello di YouTube), mentre molte altre—come ad esempio Instagram—erano presenti sul Windows Store con versioni obsolete e trascurate, afflitte da bug che gli sviluppatori raramente si preoccupavano di risolvere.A fronte di questi inconvenienti, numerosi utenti hanno deciso di abbandonare il loro Windows Phone per accasarsi su iOS e Android, arrivando fino all’odierna morte del sistema operativo mobile di Microsoft.Fonte: The Verge