Blasphemous: The Board Game trasforma il famoso gioco (che potete trovare in tempo limitato a questo link) indie in un’esperienza da tavolo intensa, brutale e profondamente immersiva.
I giocatori vestono i panni di penitenti segnati dal dolore, costretti a un pellegrinaggio tra reliquie maledette, altari corrotti e anime in cerca di espiazione.
Fino a quattro partecipanti possono addentrarsi in un mondo oscuro e deforme, esplorando una mappa divisa in aree iconiche tratte dal videogioco, affrontando eventi narrativi, missioni segrete e nemici spietati.
Le scelte hanno conseguenze, i personaggi evolvono in base alle prove superate e il dolore stesso diventa una risorsa da gestire, tra preghiere dimenticate e reliquie che riscrivono il destino.
Ogni penitente è unico: può percorrere cammini diversi, potenziare le proprie abilità, cambiare le facce dei dadi che utilizza in battaglia, adattandosi a uno stile di gioco sempre più personale.
Le sfide culminano in scontri con boss imponenti, che dominano arene tridimensionali e costringono i giocatori a pensare e reagire insieme, in un equilibrio tra cooperazione e rivalità.
A firmare il progetto è Ludus Magnus Studio, la principale realtà italiana del settore e una delle più autorevoli a livello internazionale.
Con oltre undici anni di attività, lo studio romano ha guidato 17 campagne tra Kickstarter e Gamefound, gestendo più di 65.000 ordini e raccogliendo più di 13 milioni di euro.
Lanciata il 25 febbraio 2025, la campagna di Blasphemous: The Board Game ha superato i 2,17 milioni di euro raccolti e continua a crescere. È ancora possibile partecipare grazie alla modalità late pledge.
Un mondo di sofferenza e redenzione: Cvstodia su tavolo
Blasphemous: The Board Game è un’epica avventura da tavolo per 1-4 giocatori (età 14+), con partite dalla durata indicativa di 90-120 minuti. Il gioco adatta fedelmente il combattimento brutale, la ricca lore e l’opprimente mondo oscuro del videogioco originale.
I fruitori vestono i panni di guerrieri penitenti condannati a un pellegrinaggio solitario attraverso i resti di Cvstodia, una terra devastata dalla devozione e dal “Miracolo” perverso che la governa. L’obiettivo finale di ogni pellegrinaggio è svelare i misteri di Cvstodia ed “eseguire” (redimere o distruggere) anime tormentate in cerca di espiazione.
Gran parte del gioco si svolge su una plancia modulare che rappresenta Cvstodia, suddivisa in tre regioni che comprendono 25 luoghi iconici per chi ha affrontato il mondo spietato del videogioco. I luoghi sono collegati da percorsi e ciascuno permette ai giocatori di eseguire un’azione speciale aggiuntiva; alcuni contengono anche altari sacri (Prie) che offrono opportunità extra a coloro che vi si inginocchiano.
L’esplorazione della mappa rispecchia da vicino le connessioni del videogioco, offrendo un’esperienza familiare arricchita da dettagli che aumentano l’immersione nel mondo di Cvstodia.
Il vostro pellegrinaggio unico
Ogni partita di Blasphemous (il gioco originale lo trovate su Amazon) inizia con la selezione di un Pellegrinaggio, rappresentato da un apposito mazzo di carte. Queste carte guidano il setup del gioco, introducono regole speciali uniche per lo scenario scelto e, soprattutto, definiscono le condizioni di vittoria.
Gli obiettivi possono essere relativamente semplici (ad esempio sconfiggere un determinato boss finale) oppure più complessi e tematici, come raggiungere una specifica posizione senza portare alcun gettone di colpa.
Durante la partita, le carte Pellegrinaggio introducono eventi, snodi narrativi e compiti da svolgere, garantendo che ogni run sia un’esperienza nuova e imprevedibile ad ogni partita.
All’inizio del gioco vengono preparati diversi libretti di esplorazione che arricchiscono la componente narrativa. Quando i partecipanti esplorano un luogo, effettuano un tiro di esplorazione che determina il tipo di incontro, prova o decisione da affrontare.
Questi test possono mettere alla prova attributi come abilità, resistenza o fede, e spesso richiedono il lancio di dadi speciali e l’uso oculato delle proprie abilità.
Un successo nell’esplorazione può ricompensare i penitenti con reliquie preziose, preghiere dimenticate o sbloccare nuove strade, mentre un fallimento può infliggere sofferenza, afflizioni, o persino risvegliare l’Ira del Miracolo (scatenando effetti nefasti sul mondo di gioco).
I libretti narrativi assicurano che nessun pellegrinaggio sia uguale all’altro, plasmando la storia di Cvstodia in base alle scelte dei giocatori.
Eventi inaspettati, incontri inquietanti e nuovi nemici attendono dietro ogni angolo, contribuendo a creare una trama ramificata e una forte atmosfera narrativa ad ogni sessione.
I Penitenti: abilità e progressione
In Blasphemous: The Board Game i giocatori non soffrono da soli, possono aiutarsi a vicenda nelle battaglie, anche se solo uno alla fine otterrà la vera redenzione.
Ogni Penitente scelto può intraprendere uno di tre percorsi che modellano le sue abilità e determinano le statistiche iniziali, offrendo approcci e stili distinti.
La figura del Penitente è rappresentata da una miniatura altamente dettagliata (i prototipi mostrati finora appaiono già impressionanti).
Ciascun giocatore ha inoltre una plancia personaggio a doppio strato con uno slot per la carta Penitente e indicatori incavati, in modo che nulla si sposti accidentalmente.
Su questa base si trovano tutte le statistiche chiave del personaggio, ad esempio forza, agilità, astuzia, insieme alle resistenze ai diversi tipi di danno, ai limiti di carte potenziamento equipaggiabili, alle abilità speciali e a varie tracce (come Destino, Dolore e Sussurro).
Le Lacrime di Espiazione (“Tears of Atonement”) fungono infine da valuta, da spendere per acquistare potenziamenti presso specifici altari o NPC.
Sono stati presentati finora diversi tipi di Penitenti, ognuno appartenente a una differente confraternita e con il proprio stile di combattimento e approccio al Miracolo:
- Penitente del Crepuscolo Cremisi: non fa affidamento sulla forza bruta, ma sull’intelletto e l’agilità. È bilanciato nell’uso dei grani del rosario e delle preghiere, adattandosi a ogni prova con astuzia.
- Penitente della Confraternita della Preghiera di Abdón: carica in battaglia brandendo la sacra arma Veredicto. Rinuncia in parte alle preghiere e si affida alla potenza pura e alla forza del combattimento corpo a corpo, diventando un avatar di distruzione.
- Penitente della Confraternita della Contrizione Dorata: maestro della preghiera, possiede un arsenale di orazioni che gli conferisce dominio sui dadi, manipolandone l’esito con precisione divina. Le sue sinergie mistiche gli permettono di tessere il destino stesso in battaglia.
- Penitente della Confraternita dell’Anima Contorta: incarna agilità e precisione. Armato delle lame gemelle Sarmiento e Centella, colpisce come un’ombra fugace e letale, svanendo prima che i nemici possano reagire. È rapido attraverso le terre insidiose di Cvstodia, assicurandosi che nessun peccatore sfugga alla giustizia divina.
Personalizzazione dei dadi e combattimento
Una delle caratteristiche più interessanti del gioco è il sistema di dadi da combattimento personalizzabili. Ogni Penitente inizia con tre dadi (bronzo, argento e oro) che rappresentano le sue capacità offensive di base.
Nel corso del pellegrinaggio, i giocatori possono potenziare questi dadi scambiando le facce con altre più efficaci: questo sistema riproduce in modo originale i grani del rosario e le preghiere del videogioco, permettendo di far progredire il personaggio aggiungendo abilità e miglioramenti man mano che la partita procede.
In questo modo, il board game riesce a tradurre sul tavolo la sensazione di progressione del protagonista tipica del videogioco, attraverso un’evoluzione tangibile dei propri strumenti di combattimento.
Il combattimento vero e proprio è tattico e dinamico: quando si attacca un nemico, si tirano i dadi arma personalizzati del Penitente per determinare l’esito dell’attacco (colpi a segno, danni critici, effetti speciali, ecc.).
Gli avversari però non restano a subire passivamente: ognuno di essi ha un proprio schema di attacco e un’indicazione di intenzioni future, reagendo in modo diverso alle azioni dei giocatori.
Il tutto è regolato dal “Miracle Board”, un tracciato che tiene conto dell’intensità crescente del pellegrinaggio: man mano che i Penitenti avanzano il tempo passa, il pericolo aumenta, nemici più potenti possono fare la loro comparsa, eventi imprevedibili si manifestano e il mondo stesso subisce mutamenti sinistri sotto l’influsso del Miracolo.
Nemici e boss: la vera sfida
Il Miracle Board funge anche da registro centrale per gestire le carte Nemico, raffiguranti avversari ben noti ai fan del videogioco.
Sotto ogni carta di questo tipo è indicata una ricompensa bonus (rappresentata da carte Vestige) ottenibile sconfiggendo la creatura, incentivando i giocatori ad affrontare questi temibili oppositori.
Ogni carta nemico descrive le abilità e gli attacchi della creatura, presenta un’illustrazione evocativa e le ricompense che rilascia alla sconfitta.
Inoltre, molte carte sono a doppia faccia: sul retro offrono una modalità avanzata più impegnativa per garantire sfide aggiuntive e maggiore rigiocabilità ai veterani.
La vera prova per i Penitenti arriva però con i boss Nemesi, i grandi guardiani e antagonisti finali di Cvstodia. Gli scontri contro queste imponenti creature avvengono in un’arena dedicata: il gioco include una sorta di mini-plancia 3D da assemblare all’occorrenza, che rappresenta l’arena del boss (e che può essere riposta comodamente nella scatola quando non in uso).
Ogni Nemesi è dotata di due mazzi di carte che ne guidano il comportamento in battaglia: uno determina le azioni e gli attacchi che il boss esegue nell’arena, l’altro delinea le condizioni speciali che i giocatori devono soddisfare per poterlo finalmente sconfiggere.
Le miniature dei boss Nemesi spiccano per dettagli e dimensioni, ad esempio, quella del gigantesco Ten Piedad (il primo boss del videogioco) è impressionante nel suo prototipo.
Questi scontri culminanti offrono grande varietà e rigiocabilità, poiché ogni avversario di questo calibro richiederà strategie molto diverse per essere abbattuto.
Sebbene il gioco presenti meccaniche cooperative (i giocatori possono collaborare e sostenersi a vicenda lungo il cammino), solo un Penitente potrà reclamare la vittoria finale.
Dopo aver sconfitto una Nemesi, infatti, ha luogo una resa dei conti conclusiva: chi tra i giocatori ha sopportato più dolore e compiuto i sacrifici maggiori durante la partita potrà rivendicare il titolo di Santo, conseguendo la redenzione (e la vittoria) agli occhi della Confraternita.
Missioni e meccaniche profonde
Nel corso del pellegrinaggio, i Penitenti possono imbattersi anche in missioni secondarie, suddivise in due categorie: missioni pubbliche e missioni personali.
Le missioni pubbliche sono obiettivi aperti a tutti i giocatori e, una volta completate, ricompensano il gruppo trasformandosi in potenti reliquie da utilizzare (un chiaro riferimento agli oggetti speciali del videogioco).
Le missioni personali, invece, sono sfide segrete assegnate a singoli giocatori e garantiscono potenziamenti unici o altri bonus al Penitente che riesce a completarle.
Alcune missioni richiedono di esplorare determinati luoghi chiave, raccogliere oggetti particolari o sconfiggere specifici nemici di Cvstodia, aggiungendo ulteriori obiettivi opzionali e rigiocabilità alla campagna.
Il gioco incorpora inoltre concetti tematici come il Dolore (Pain), la Colpa (Guilt), il Sacrificio e la Sinergia, che contribuiscono alla sua atmosfera religiosa e gotica unica.
Ad esempio, accumulare gettoni di colpa penalizza i Penitenti riducendone le statistiche e influenzando negativamente i tiri di combattimento; d’altra parte, il Dolore (ottenuto subendo ferite o fallendo certe prove) può essere speso per ottenere carte Vestige o attivare missioni personali, fungendo da meccanica di “recupero” che permette ai giocatori in difficoltà di ottenere nuove risorse a caro prezzo.
Questi sistemi garantiscono una certa profondità strategica, costringendo i partecipanti a bilanciare rischi e ricompense e ad “abbracciare il dolore” come parte integrante del viaggio verso la redenzione.
Campagna Gamefound: prezzi e consegna
La campagna di Blasphemous: The Board Game su Gamefound rimarrà aperta per late pledge ancora per qualche tempo (il pledge manager rimarrà a disposizione fino a gennaio 2026).
Sono disponibili vari livelli di contribuzione: si parte da una base di 147 € per ottenere il gioco base, la scatola con tutti gli stretch goal sbloccati e l’espansione Penitent One (entrambe esclusive della campagna); si può infine arrivare a opzioni all-in come il “Miracle+”, che con 449 € include una quantità impressionante di materiale: il Core Game e ogni singola espansione e addon cosmetico presente in campagna!
La spedizione delle ricompense ai finanziatori è prevista indicativamente per la metà del 2026 (attualmente stimata intorno a giugno 2026), dunque diversi mesi dopo la chiusura della raccolta fondi.
Vale la pena ricordare che, come per ogni campagna di crowdfunding, il pagamento avviene al momento del pledge ma il prodotto verrà consegnato solo in futuro, e c’è sempre una piccola percentuale di rischio legata a eventuali ritardi o problemi di produzione.
La piattaforma Gamefound, infatti, non si assume responsabilità dirette in caso di inadempienze da parte degli sviluppatori del progetto.
Detto ciò, Ludus Magnus Studio è un’azienda italiana solida e navigata nel settore: Blasphemous è la sua sesta campagna e finora non ha mai “dato problemi” ai suoi clienti, rispettando le consegne dei giochi precedenti.
Un’esperienza da provare
Blasphemous: The Board Game promette un’esperienza da tavolo profonda e coinvolgente, estremamente fedele allo spirito del videogioco.
Ci troviamo di fronte a un titolo in cui ogni decisione conta, ogni battaglia è punitiva, e solo coloro che sapranno accettare la sofferenza (e sfruttarla a proprio vantaggio) potranno perdurare.
La presenza di un tempo limite implicito, con la pressione costante del Miracolo che intensifica le difficoltà e spinge i Penitenti verso il confronto finale con il boss, aggiunge ulteriore tensione e rende le partite serrate fino all’ultimo dado.
Se siete appassionati di esperienze oscure e gotiche, con meccaniche originali (come i dadi personalizzabili) e una ricca componente narrativa, Blasphemous: The Board Game è sicuramente un progetto da tenere d’occhio nei prossimi mesi.