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Il MacBook economico (davvero?) e il nuovo iPad Pro che sfida Xbox One

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Si era parlato per settimane, addirittura prima del keynote che venne poi dedicato ai nuovi iPhone XS, dell’idea di Apple di rilanciare i suoi MacBook con un nuovo modello economico. Ebbene, l’idea si è concretizzata nelle scorse ore, quando il keynote di Cupertino dedicato a computer e al nuovo iPad Pro ha svelato cosa aspetta gli utenti della Mela nel futuro. C’è stata solo una sorpresa: l’assenza del MacBook economico. Perché il MacBook c’era – ma non ce la sentiamo di chiamarlo economico.

Il nuovo erede di MacBook Air

Dopo qualche anno di stallo in cui si era concentrata soprattutto su MacBook Pro per i professionisti e sui leggerissimi MacBook per l’uso generico, Apple è tornata alla carica del mondo dei netbook proponendo un nuovo erede per la linea MacBook Air. Lanciata, a suo tempo, con la caratteristica unica del suo spessore ridottissimo, si era arenata col tempo, quando MacBook aveva condiviso proprio queste caratteristiche, tagliandone di fatto il mercato.

macbook air 2018

Si è così palesata la necessità di proporre qualcosa di nuovo e, proprio osservando le fasce di prezzo proposte dalle altre famiglie, sembrava lecito attendersi un nuovo modello pienamente economico, che potesse rilanciare la linea di MacBook entry level che Apple ha abbandonato dai tempi del MacBook Unibody bianco, sparito dalle scene circa otto anni fa.

Non fraintendiamoci, il nuovo MacBook Air fa esattamente tutto quello che deve: la Mela propone un display da 13,3″ che è un buon compromesso tra portatilità e ampiezza, con 4 milioni di pixel e una cornice ridotta e finalmente scura – nei vecchi modelli riprendeva invece la tinta del portatile, distraendo eccessivamente dal monitor.

La tastiera è quattro volte più precisa, il trackpad supporta il force touch ed è del 20% più ampio, sotto la scocca batte il cuore di un intel i5 di ottava generazione e fino a 16 GB di RAM, mentre l’archiviazione SSD parte da 128 GB. Supportato perfino il TouchID per lo sblocco del dispositivo, mentre Apple dice addio a tutte le porte: dispositivi USB e perfino ricarica devono passare per le due Thunderbolt 3, con l’eccezione di una porta HDMI per i collegamenti video esterni.

Insomma, in sintesi e sfogliando la scheda tecnica, questo MacBook Air ha tutte le carte in regola per fare quello che si propone: affiancarvi nella vita di tutti i giorni con la comoda possibilità di portarlo sempre con voi. Ad aver destato perplessità è, come immaginerete, il prezzo: il rumor dei 999€ è stato aspramente mentito, dal momento che i $1.129 di partenza per il mercato USA si sono già tramutati in ben 1.379€ per il modello entry level in Europa. Per il modello più ricco, con SSD da 256 GB, si arriva a 1.629€.

Rimane sul mercato il vecchio MacBook Air, che non è sicuramente all’ultimo grido ma mantiene le porte tradizionali, per chi non gradisce il passaggio alla soluzione unica di Apple, anche se i 1.129€ richiesti per portarlo a casa potrebbero sembrare troppi, considerando che parliamo comunque di una soluzione un po’ datata ferma a i5 di quinta generazione (il nuovo modello ha un processore dell’ottava).

apple folio keyboard

La perplessità nasce invece dal fatto che il prezzo del nuovo MacBook Air si avvicina sensibilmente a quelli dei modelli base di MacBook Pro, per definizione ideali anche per lavori e impieghi più faticosi. Sarà il consumatore, insomma, a decidere se valga di più un hardware più potente o un corpo più sottile e più leggero. L’unica certezza, per ora, è che la chiacchierata nuova “fascia bassa” dei MacBook non esiste: abbiamo una soluzione leggera (MacBook Air), una soluzione vecchia di un anno ancora più portatile (parliamo di 12″) che dovrà trovare la sua sistemazione ma che ha prezzi che partono da 1.549€ per specifiche non irresistibili (MacBook) e una fascia alta che parte da 1.549€ e arriva fino a 3.399€ (MacBook Pro).

Mac Mini finalmente si rinnova

Durante il keynote c’è stato spazio anche per il rinnovato Mac Mini che, come previsto dai rumor, migliora le sue specifiche, ma vede impennarsi il prezzo.

Il corpo rimane quello che conoscevamo, ma il cuore pulsante cambia: con un corpo in 100% in alluminio riciclato, Mac Mini vi fa ora scegliere tra processori quad-core o 6-core di ottava generazione, che garantiscono performance del 60% più veloci rispetto alla generazione precedente.

mac mini

Potete anche montare fino a ben 64 GB di memoria e flash SSD fino a 2 TB. Per le porte, ovviamente indispensabili, ci troviamo di fronte a quattro Thunderbolt 3, una HDMI e (finalmente) anche due USB, che non richiedono quindi il ricorso ad adattatori per utilizzare accessori cablati come tastiere, mouse o eventuali headset. Rimane, per la gioia dei più tradizionalisti, anche il jack da 3,5 mm per le cuffie, tagliato invece dai MacBook.

Il prezzo, come accennavamo, sale rispetto alla vecchia generazione, anche se non è proibitivo considerando che parliamo comunque di un computer da scrivania in tutto e per tutto.

La configurazione base viene venduta, in Italia, a 919€, mette insieme un processore quad-core intel Core i3 di ottava generazione da 3,6 GHz, memoria DDR4 da 2666MHz per 8 GB, Intel UHD Graphics 6430 e 128 GB di SSD.

La seconda configurazione, invece, propone processore esa-core i5 di ottava generazione da 3,0 GHz ma con turbo boost fino a 4,1 GHz, memoria DDR4 da 2666MHz per 8GB, Intel UHD Graphics 630 e archiviazione da 256 GB. Il prezzo? In questo caso, si arriva a 1.269€.

iPad Pro: il confine sottile tra tablet e computer?

A rubare la scena è stata però sicuramente la nuova incarnazione di iPad Pro che, secondo le idee di Apple, assottiglierà sempre di più il confine tra tablet e computer, e non solo: la casa della Mela promette che sarà anche come una console per i videogiochi, che gireranno ottimamente grazie alle sue specifiche.

ipad pro 2018

Partiamo proprio da questo aspetto: le performance, secondo Apple, sono paragonabili a quelle di Xbox One S, al punto che il tablet può far girare anche un gioco come Assassin’s Creed Odyssey. Per farlo, il device conta sul nuovo chip A12X, con CPU 8-core e GPU da ben 7-core. Le performance migliorano così del 35% rispetto alla generazione precedente e, soprattutto, del 90% quando si eseguono task che impiegano più di un core.

Cambia anche il design, proprio come previsto: addio al tasto Home, la parte frontale riduce al minimo le cornici (scure, sempre per una questione di visione più armoniosa del display) e si affida alle stesse gesture di iPhone X per tutte le funzioni che erano affidate al tasto fisico.

Le varianti proporranno display da 12,9″ e 11″ (sostituisce il vecchio 10,5″), con il supporto a FaceID e, anche in questo caso, il passaggio da un singola porta, qui USB-C, per tutti i collegamenti. Non c’è il jack da 3,5 mm, quindi anche il collegamento degli auricolari richiederà un adattatore USB-C da $9, non incluso nella confezione.

Alla base, comunque, c’è l’idea che iPad Pro sia un computer vero e proprio: potete collegarlo a display esterni fino a 5K, può ricaricare il vostro iPhone e può collegarsi alla nuova tastiera Smart Keybord Folio, completamente full-size ma che in Italia avrà il prezzo (spaventoso) di 219€. Si rinnova anche Apple Pencil, ora sensibile al tap delle vostre dita per interagire con i programmi (ad esempio, per cambiare strumento), ma al prezzo di 135€. Tra gli utilizzi, preparatevi a servirvene con Adobe Photoshop, in arrivo nel 2019.

La sintesi è quella di una tavoletta da lavoro che, completa di pennina e tastiera, sarà sicuramente limitata dalla sola immaginazione nei vostri lavori creativi e che strizza fortemente l’occhio, come precisato da Apple, anche alla realtà aumentata.

Il prezzo, però, è sempre il tormentone: il modello da 11″ parte da 899€ e arriva fino a 1.899€ con le diverse varianti (aggiungendo anche la rete Cellular), il modello da 12,9″ parte da 1.119€ e arriva fino a 2.119€.

Possiamo fare un calcolo: il modello più economico, completo di Smart Keyboard e Apple Pencil, ci porta così ad avere l’idea completa di Apple sulla scrivania e in borsa con una spesa di 1.253€. La variante più costosa, si completa con 2.473€.

Sicuramente, è un’idea visionaria di computer, che riduce la macchina di lavoro alla portatilità dell’interfaccia touch, senza però rinunciare alla comodità di una tastiera full-size e alla precisione del tratto della vostra mano, armata di penna. Ma il futuro dei computer  da lavoro è davvero quello che passa per i tablet? E, se non lo è, in quali casi si preferirebbe spendere fino a 2.473€ per lavorare su un iPad Pro piuttosto che puntare su un computer tradizionale? La risposta è, ovviamente, la solita: vedremo la risposta del mercato e, soprattutto, le necessità dei professionisti. Apple ha comunque le idee chiarissime e ha fatto sapere che i suoi iPad, nell’ultimo anno, hanno venduto più di tutti i notebook di ogni firma sommati in tutto il mondo.

I pre-order per i nuovi iPad Pro, i nuovi Mac Mini e i nuovi MacBook Air sono già aperti, con le spedizioni che partiranno il 7 novembre in tutti e tre i casi.

I fari sono puntati soprattutto sul nuovo iPad Pro, che vuole abbattere i confini tra computer e tablet proponendo una soluzione (sicuramente non economica) che si accasa in una terra di mezzo. I numeri dello scorso anno danno ragione ad Apple, ma siamo davvero pronti a rinunciare alla solidità e all’affidabilità dei nostri computer da lavoro in favore di un tablet estremamente portatile che promette di essere in grado di farci fare tutto – da lavorare a videogiocare?

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I fari sono puntati soprattutto sul nuovo iPad Pro, che vuole abbattere i confini tra computer e tablet proponendo una soluzione (sicuramente non economica) che si accasa in una terra di mezzo. I numeri dello scorso anno danno ragione ad Apple, ma siamo davvero pronti a rinunciare alla solidità e all'affidabilità dei nostri computer da lavoro in favore di un tablet estremamente portatile che promette di essere in grado di farci fare tutto – da lavorare a videogiocare?