L'operazione Super Mario 3D All-Stars è come una festa di compleanno senza torta

L'intento di Super Mario 3D All-Stars è quella di celebrare i trentacinque anni di Mario, ma questa era davvero l'idea migliore per scaldare il cuore dei fan della saga più celebre di Nintendo?

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Super Mario 3D All-Stars è andato sold-out su Amazon in pochissimo tempo
, e su eBay ha già generato la prima ondata di sciacalli. Ora il pacchetto per Nintendo Switch che celebra l’idraulico più famoso del mondo è di nuovo disponibile, ma chissà per quanto, visto che sarà prodotto in quantità limitate fino al 31 marzo 2021. Guardando i dati, considerando che il titolo è diventato il secondo videogioco più venduto dell’anno su Amazon secondo solo ad Animal Crossing: New Horizon, verrebbe da dire che è stato un successo totale.

Nintendo sa bene come funzionano i suoi fan, e sa ancora meglio qual è la potenza di fuoco delle sue proprietà intellettuali. Nel momento storico attuale Super Mario è un brand più forte di qualsiasi cosa abbia in serbo Disney, e buona parte delle grandi aziende del mondo dell’intrattenimento. Con il parco a tema in arrivo a Osaka come ennesima dimostrazione di forza, l’idraulico italiano è un’icona commerciale che ha veramente pochi rivali, ora come ora.

Il valore di Super Mario 3D All-Stars in senso stretto è inconfutabile. Avere in un solo pacchetto le tre iterazioni che hanno contraddistinto le relative generazioni di console (Nintendo 64, Gamecube e Wii) da giocare in comodità senza l’uso di emulatori o ammennicoli vari è un plusvalore indubbio, una di quelle cose che fa scattare il pre-order in automatico – perché la memoria storica è importante e soprattutto in relazione a Super Mario Odyssey, che da Super Mario 64, Super Mario Sunshine e Super Mario Galaxy pesca a piene mani e rielabora le migliori idee di game design, è importante che gli utenti Switch possano ricorrere ad un’offerta del genere per recuperare videogiochi così fondamentali.

Manca Galaxy 2? Vero, ma c’è una spiegazione molto semplice. Un pacchetto del genere è pensato per celebrare le iterazioni 3D più importanti del franchise finora, ed a livello contenutistico ed estetico ha molto più senso inserire i primi capitoli di una saga che tutti quanti.

Per quanto riguarda gli artwork e la direzione artistica è molto più coerente inserire tre “primi capitoli”, che tre capitoli e un sequel. Super Mario 3D All-Stars non è una collezione, ma una celebrazione, una differenza molto importante nel merito di quella che è la dichiarazione di intenti di Nintendo.

E proprio per questo, forse, Super Mario 3D All-Stars potrebbe essere la migliore occasione sprecata che Nintendo poteva avere per festeggiare i 35 anni di Mario.

Super Mario 3D All-Stars: trentacinque candeline da spegnere

Trentacinque anni sono tanti per un franchise, e non sono tantissimi i personaggi che possono vantare un compleanno del genere, men che meno nell’industria videoludica. Togliamo il cinema, la letteratura ed i fumetti per ovvio vantaggio anagrafico (e anche qui, levati i grandi classici non ci sono franchise poi così longevi), Mario è una delle icone della cultura pop moderna. Per questo, forse, un pacchetto con un artwork che sembra quello di una delle peggiori collection dell’epoca PlayStation 2 forse non era la cosa più elegante da fare.

Alla fine si è concretizzato esattamente quello che dicevamo qualche tempo fa riguardo i piani per il 2020 di Nintendo, relativamente ai videogiochi dedicati a Mario. Ovviamente non ci aspettavamo, al di là di improbabili sogni lucidi, i remake di Mario 64, Sunshine e Galaxy, ma ad occhio quanto è stato elaborato non è entusiasmante. È un pre-ordine che parte più per necessità che per gioia.

C’è il problema del prezzo non indifferente da tenere in considerazione, perché i canonici sessanta euro per tre porting 1:1 con giusto l’ovvia rimasterizzazione in full HD sono una scelta che non può non sollevare obiezioni. Il confronto magari sarà poco elegante o azzeccato, ma le recenti trilogie di Spyro e Crash Brandicoot sono state commercializzate a prezzo budget, ed erano dei remake. Non vogliamo puntare il dito, ma da analisti esterni ed imparziali è un paragone su cui bisogna ragionare.

La cosa più importante dei regali di compleanno è la confezione

Super Mario 64 è un capolavoro immortale, ma come molti videogiochi della generazione del 3D primordiale non è invecchiato molto bene, e pensando ai nuovi giocatori dovranno veramente fare uno sforzo che va ben oltre la volontà di recuperare i classici del passato per riuscire a goderselo pienamente.

Sunshine ha dalla sua l’essere stato un videogioco controverso della saga, che divise stampa e pubblico all’epoca, che oggi può essere riscoperto e rivalutato con il giudizio che solo il tempo può portare. Infine Galaxy che, idealmente, è il videogioco più vicino a Odyssey e rappresenta da sempre uno dei titoli migliori del franchise che ha saputo rivoluzionare la prospettiva del game design in 3D per quanto riguarda i platform.

Proprio per questo motivo la speranza era quella di avere tra le mani un lavoro più curato, che anche senza un remake totale potesse rappresentare un oggetto da avere a tutti i costi. A partire banalmente dal packaging, che sembra tutto meno che un cofanetto celebrativo, ma più una collection da venti euro che si trova nei cestoni dei supermercati. Può sembrare un’inezia, ma una celebrazione del genere deve partire soprattutto dalla forma.

Prendiamo la confezione di Super Mario Maker per Wii U, la cui versione originale standard aveva un packaging a cofanetto di cartone, con un artbook in copertina rigida stampato su carta di alta qualità, che ripercorreva l’estetica negli anni dei videogiochi del franchise che Super Mario Maker utilizzava per il suo editor. Un lavoro semplice, pulito, ma che rischia di sembrare addirittura migliore di quanto pensato per Super Mario 3D All-Stars, e parliamo del lancio di una nuova IP collaterale al franchise classico di Mario.

Il paragone è ancora più impietoso con Super Mario All-Stars 25th Anniversary, il cofanetto per il venticinquennale pubblicato per Wii. In questo caso il pacchetto era venduto addirittura a prezzo budget, con una confezione inedita e dall’artwork ricercato, sempre in cartone, con tanto di stampa dorata in rilievo. Dentro c’era Super Mario All-Stars, la stessa collection per SNES di sempre, ed un’altra confezione contenente un CD con una selezione di colonne sonore e un libretto che ripercorreva la storia di Super Mario dal 1985 al 2010, con tanti bozzetti, artwork, informazioni, aneddoti e foto esclusive.

E con tre titoli come Mario 64, Sunshine e Galaxy si poteva fare veramente tanto con un minimo sforzo. Anche solamente replicare la confezione di cartone con un libretto all’interno, un artwork fatto anche in fretta e furia con qualche informazione e chicca. Perché non inserire ad esempio il racconto di come Luigi dovesse essere in Super Mario 64, come è stato scoperto qualche tempo fa?

Una di quelle chicche che avrebbe dato più senso al pacchetto, come anche degli artwork originali, qualche aneddoto o racconto degli sviluppatori, qualcosa che possa rendere piacevole l’acquisto di Super Mario 3D All-Stars in versione fisica che, altrimenti, non ha nessun valore aggiunto rispetto al digitale.

Un compleanno che dura fino a marzo

In questo clima di incertezza ci si mettono anche altre considerazioni da fare. Una su tutte il discorso della disponibilità limitata, ma temporale. Super Mario 3D All-Stars non viene descritto come un’edizione limitata, ma un prodotto a tiratura limitata, acquistabile sia in versione fisica che digitale (qui la stranezza maggiore) fino al 31 marzo 2021. Una data molto precisa che, casualmente, coincide con la fine dell’anno fiscale.

Che Nintendo stia pianificando di vendere da aprile 2021 i tre giochi separatamente? È una nostra supposizione, che potrebbe però essere accompagnata dalla release di Super Mario Galaxy 2 in versione digitale sullo store. Tristemente avrebbe anche senso l’idea di fare questo cofanetto “raffazzonato” con l’idea di vendere il prodotto agli early adopter o i fan sfegatati.

Nella speranza che le nostre supposizioni siano solamente troppo ciniche e maliziose, a chiudere la disamina su quanto Super Mario 3D All-Stars possa essere inquadrato come un’operazione con un potenziale sprecato c’è anche la parte tecnica.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=107&v=S-Q9v2K9A_w&feature=emb_title

Se tutti i giochi arrivano più o meno a 1080p e 720p rispettivamente in modalità TV e portatile, Super Mario 64 si fermerà a 960x720 in entrambi i casi, perché oggettivamente è il titolo più complicato da portare in HD, come dicevamo. Ciò che fa storcere il naso è la conferma dei 60fps per Sunshine, dove la fluidità è uno dei pochi valori aggiunti reali di queste produzioni di rimasterizzazione.

Lungi da noi fare i tech-addicted, ma non si può rimanere del tutto impassibili di fronte ad una stortura del genere per un porting di un videogioco del 2002 pensando che sulla stessa console girano, con tutte le limitazioni del caso, prodotti come The Witcher 3: Wild Hunt e DOOM.

Infine la questione Joy-Con che, al momento, non è stata chiarita definitivamente da Nintendo. Super Mario Galaxy si basa sui motion control del Wii Mote, ma i possessori di Nintendo Switch Lite (una console comunque vendutissima) sono limitati già a prescindere dall’uso dei sensori di movimento. Non sapendo se in questo porting di Galaxy sia possibile disattivare o meno i sensori, dal sito Nintendo apprendiamo questa postilla sull’uso dei Joy-Con:

**Per utilizzare le funzionalità dei controller Joy-Con su Nintendo Switch Lite è necessaria una coppia di Joy-Con ed è consigliato uno Stand ricarica regolabile per Nintendo Switch. È inoltre necessario un dispositivo in grado di ricaricare i Joy-Con, come l'impugnatura ricarica Joy-Con.

Un altro problema di non poco conto che Super Mario 3D All-Stars si porta dietro, e che sarà difficile scoprire se non al lancio, previsto per il 18 settembre. Il che è paradossale perché, nonostante ciò, si tratta di un pacchetto a cui è difficile rinunciare in maniera netta.

L’idea di avere in una singola cartuccia, o in singolo download digitale, i tre capisaldi di quello che è stato il game design moderno di Super Mario è una possibilità davvero rara. Con la maturità che il franchise ha accumulato negli anni questo è un pacchetto che ha pochi eguali nel mondo videoludico per il suo valore intrinseco. Super Mario 3D All-Stars ha sbancato tutto, è andato sold-out in poche ore e continuerà a farlo in maniera ciclica da qui a marzo 2021, ma siamo abbastanza sicuri che sono pochi i videogiocatori a non aver pensato, nemmeno per un attimo: “peccato, però”.

In conclusione

Super Mario 3D All-Stars è, sulla carta, un pacchetto celebrativo di Super Mario unico. Al di là delle valutazioni tecniche che arriveranno – e di tutti i bilanci in sede di recensione che troverete sulle nostre pagine – anche se è difficile che ci sia qualcosa di nuovo da dire con dei porting del genere, è un acquisto che deve essere contemplato da ogni fan Nintendo, ma soprattutto da chi non ha mai avuto il piacere di provare questi videogiochi a dir poco seminali per l’industria.

Super Mario 64, Super Mario Sunshine e Super Mario Galaxy sono delle produzioni che trascendono l’idea di scaffale del negozio di videogiochi e sono capisaldi del game design e della storia videoludica. Per questo, forse, già dall'annuncio avremmo voluto un cofanetto da acquistare con gioia, e non con il rimpianto di aver potuto sperare in qualcosa di meglio. Come una festa di compleanno in cui ci si dimentica di comprare la torta.

Se volete prenotare Super Mario 3D All-Stars prima che vada a ruba, vi conviene acquistarlo su Amazon il prima possibile al prezzo minimo garantito.