Recensione

imprint-X

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Quello dei puzzle game è un mercato sempre difficile da approcciare per uno sviluppatore: trattandosi di un genere di nicchia e data l’abbondanza di giochi dalle più disparate meccaniche, servono idee fresche e un pizzico di innovazione, nonchè fortuna, per riuscire a farsi spazio nelle librerie Steam dei videogiocatori. Oggi ci prova Morgondag, un team composto da due ragazzi e con sede a Stoccolma, con la loro ultima creazione, stiamo a vedere cosa ne è venuto fuori.
L’attacco dei robot
In imprint-X, questo il nome del gioco di cui oggi andremo a parlarvi, alcune nanomacchine chiamate “Guardiani” hanno sferrato un attacco e schiavizzato tutti coloro che si paravano innazi, prendendo controllo dei loro cervelli: noi prenderemo il controllo di uno dei tanti cloni di un hacker, creati con lo scopo di liberare le persone e sconfiggere i Guardiani. Nonostante un filmato introduttivo abbastanza longevo e totalmente realizzato in pixel art, la trama non ha comunque grande rilievo all’interno del gioco e serve solamente a creare l’usuale pretesto per poter proseguire nel gioco tra i vari indovinelli. Gli sviluppatori, infatti, si sono concentrati quasi unicamente sul gameplay: usando il mouse dovremo risolvere i puzzle del gioco cliccando i pulsanti in un determinato ordine o tempismo senza impiegare troppi tentativi. Ogni rompicapo richiederà capacità diverse da parte del giocatore: in alcuni casi sarà necessario ricostruire una determinata figura girando le piattaforme nel verso opportuno, in altri fermandone una in movimento al momento giusto e così via, per un totale di 100 livelli risolvibili.
Clicca e riclicca
Se le basi del gameplay sono dunque intuitive ed accessibili per qualunque giocatore, i puzzle richiederanno naturalmente del tempo per essere risolti, dato che il gioco no guida in alcun modo il giocatore che, da solo, dovrà capire il modo giusto in cui agire. E’ piuttosto evidente, fin da subito, che esista uno sbilanciamento del livello di difficoltà dei diversi stage: se i primi puzzle fungono infatti da tutorial grazie alla loro incredibile semplicità (anche se comunque latitano una chiara spiegazione delle diverse dinamiche), passati al secondo mondo le cose cambiano enormemente; continueremo a trovare alcuni livelli semplicissimi affiancati da altri estremamente complessi, che possono, in breve tempo, bloccare la nostra avventura. Esistono diversi percorsi che il giocatore può intraprendere per completare il mondo, non essendo necessario completare tutti i livelli al loro interno, ma non viene data la possibilità di poter saltare un puzzle che magari in quel momento può apparire come uno scoglio insormontabile: il cammino verrà dunque interrotto fino a quando non si riuscirà ad avere l’intuizione vincente. In caso di gameplay prolungato (o su uno stesso puzzle o comunque facendone diversi consecutivi) il gioco proverà ad aiutarci grazie a dei piccoli bonus attivabili, come fornire un maggior numero di tentativi o rallentare momentaneamente il tempo (per quei puzzle che necessitano di premere il pulsante al momento giusto); ma che purtroppo si rivelano il più delle volte inutili in quanto magari il problema è che non si è proprio capita la logica dietro al rompicapo. Da un lato la scelta di premiare l’ingegno, la curiosità e l’intuito del giocatore è comprensibile e apprezzabile, ma dall’altro molti giocatori potrebbero rimanere demoralizzati già alle prime difficoltà (comunque molto gravose); sarebbe bastato veramente poco per mantenere il senso di sfida e allo stesso tempo rendere il tutto più accessibile a diverse varietà di giocatori. Non si tratta dunque di un gioco per persone particolarmente impazienti: se deciderete di dare una chance a questo gioco, sarà necessario possedere calma, sangue freddo e, poi, anche l’ingegno, necessario per risolvere i livelli.

– Gameplay semplice…

– 100 livelli da superare

– Prezzo budget

– …ma monotono

– Difficoltà dei puzzle sbilanciata

– Gli aiuti sono quasi inutili

6.0

Imprint-X presenta meccaniche di gameplay semplici da capire anche per i giocatori più inesperti, ma lo sbilanciamento della difficoltà tra i puzzle, la quasi totale assenza di aiuti e il non poter saltare livelli rendono questo gioco maggiormente usufruibile da un pubblico di nicchia, particolarmente appassionato del genere.

Voto Recensione di imprint-X - Recensione


6