God of War Ragnarok "sta arrivando", ma Santa Monica invita alla calma

L'hype per God of War Ragnarok è arrivato alle stelle, creando anche delle situazioni complicate. Basta avere calma ed aspettare.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

God of War Ragnarok è a dir poco atteso, talmente tanto che alcuni fan della saga di Santa Monica Studio stanno cominciando a perdere la pazienza.

Il sequel dell'amato titolo del 2018, che trovate su Amazon, ha accumulato in questi anni un'aspettativa esagerata da parte dei giocatori.

Più volte Cory Barlog ha cercato di invitare i giocatori ad essere pazienti, perché nonostante i molteplici rumor ancora non c'è una data per God of War Ragnarok.

Una situazione che, come avete visto sicuramente, è sfuggita di mano con le molestie ricevute da alcune sviluppatrici di Santa Monica Studio, mosse da fan che vogliono sapere la data di uscita del gioco.

Proprio a seguito della situazione, Santa Monica Studio è tornata a parlare di God of War Ragnarok, cercando di calmare le acque e far tornare la situazione alla normalità.

Per prima cosa, Cory Barlog ha confermato su Twitter che Ragnarok sta arrivando. Non è stato rinviato, potrebbe davvero uscire nel 2022, e quindi ci vuole solo un po' di pazienza.

E, nel continuare ad invitare alla calma, Barlog ha anche invitato tutta la community a portare rispetto per il lavoro sia degli sviluppatori che dei giornalisti, tra cui gli insider che hanno diffuso per primi il presunto reveal della data di God of War Ragnarok.

Infine, dopo il bailamme successo nelle ultime ore, è arrivato anche un comunicato ufficiale di Santa Monica Studio sulla vicenda:

«Ogni singola persona di Santa Monica Studio sta lavorando per creare un gioco di cui siamo orgogliosi, che speriamo vi divertirà una volta pubblicato. I nostri fan ci ispirano e comprendiamo la passione e il desiderio di ulteriori informazioni. Ma quella passione non dovrebbe essere tossica né andare a scapito della dignità di qualsiasi essere umano.

Celebriamo la nostra community trattandoci l'un l'altro, ogni giocatore e sviluppatore allo stesso modo, con rispetto.»

Non è accettabile che i giocatori si comportino così, e questo l'hanno anche dichiarato molti esponenti dell'industria nella giornata di ieri.

Relativamente al caso di Ron Gilbert, in queste ore è partita una petizione dal nostro Paese per portare sostegno al creatore di Return to Monkey Island.