La GDC lancia (mini)corsi per avere successo con i videogiochi, ma prezzi esorbitanti, e scoppia la polemica

I prezzi (che superano i $1.000 tasse comprese) stanno facendo discutere i professionisti dell'industria, che puntano il dito contro la GDC

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

La Game Developers Conference è un punto di riferimento per gli sviluppatori di videogiochi: si tratta di un appuntamento che, spesso anche più che annuale, permette di vedere sul palco professionisti dell'industria che spiegano retroscena, aspetti tecnici e i loro segreti – per capire in che modo prendono materialmente vita i titoli che ci divertiamo a giocare.

A causa dell'emergenza COVID-19, il 2020 ha dovuto fare a meno della GDC (motivo per cui, come ricorderete, la presentazione tecnica di PlayStation 5 di Mark Cerny slittò dall'evento ai canali "generalisti" di PlayStation, creando qualche imbarazzo in merito al target a cui doveva rivolgersi), ma gli organizzatori hanno comunque dato vita a una novità: si tratta della GDC Masterclass, una serie di workshop che si terranno il 3 e il 4 dicembre e che permetteranno di scoprire direttamente dai professionisti alcuni segreti del successo in ambito videoludico.

L'iniziativa, tuttavia, sta scatenando polemiche da parte degli addetti ai lavori dell'industria, che hanno evidenziato i prezzi esorbitanti a cui i corsi sono proposti – anche considerando che emerge che questi workshop dovrebbero durare circa otto ore.

Si parla di $999 netti per ciascuna specialità, che lordi diventano ben $1.128,87. Una cifra che potreste spendere, ad esempio, per imparare a creare il trailer del vostro gioco dal concept all'esportazione, o per imparare a gestire i vostri sottoposti nel vostro team, o per apprendere come mettere insieme narrativa e interazione nella vostra prossima opera.

I commenti non si sono fatti attendere: il narrative designer Rokashi Edwards ha riso dei prezzi chiedendosi cosa stesse succedendo e aggiungendo «non posso permettermi la GDC nemmeno dalla mia casa. [...] Se dovessi comprarne uno lo streammerei, non me ne frega un ca**o.»

«Siamo tutti preoccupati dal fatto che l'industria abbia una barriera d'entrata, e ora è l'industria stessa che la sta creando. È orribile, la GDC dovrebbe essere accessibile, ancora di più oggi. $999? Sul serio?» aggiunge Edwards.

Al suo commento hanno fatto seguito quelli di tanti altri sviluppatori: Sophie Brennan, ex Insomniac e Ready at Dawn, scrive che «quando ho dovuto tenere due talk alla GDC mi hanno dato $0. Proprio niente. Non mi hanno pagato nemmeno i voli o l'albergo», facendo quindi notare che proporre ora dei corsi così costosi, per monetizzare, è un controsenso.

Anche Rami Ismail ha commentato con «ma che ca**o? Se organizzassi lo stesso identico corso 'da una giornata', per circa $50-$100, in maniera che gli speaker potessero venire pagati [...] le persone ci verrebbero?».

Ismail aggiunge che questa scelta da parte della GDC è «oscena al 100%».

Al dibattito ha partecipato anche Derek Lieu, che terrà la lezione per la realizzazione dei trailer, che scrive «credo che creerò un thread dove renderò disponibili gratis i contenuti che ho creato per questo corso sui trailer. Vi terrà occupati per ben più delle otto ore di questo corso, anche se dovrete seguirvi da soli.»

Ci sono numerosi altri commenti di addetti ai lavori, tra i quali quelli che evidenziano come la GDC avesse di solito biglietti da $2.000 ma non pagasse un centesimo a chi presentava, consentendo alla GDC stessa di esistere – in un cortocircuito che con le masterclass proposte in queste ore potrebbe aver raggiunto il suo apice.

Vedremo se e come la GDC risponderà a questa polemica e quale sarà l'accoglienza per questi corsi da parte degli aspiranti studenti e sviluppatori.

Il primo passo per creare videogiochi è giocarne tanti: un'ottima soluzione è puntare su un buon PC da gaming.