Ecco la storia di Platformines raccontata dagli sviluppatori

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a cura di SamWolf

Riportiamo quanto comunicato da Namco Bandai:Ecco la storia di Platformines (sviluppato da Magiko Soft e disponibile dal 28 marzo) raccontata dai suoi creatori. La nascita, infatti, è ricca di sorprese e intrighi!Grazie a questo primo “Diario di sviluppo”, i giocatori potranno scoprire come uno sviluppatore escogita nuove idee. Quando gli è stato chiesto di illustrare le origini del gioco e del motore grafico, Cedric e Ludovic (i co-fondatori) hanno dichiarato: “Già nel 2011, dopo diversi mesi di duro lavoro, avevamo realizzato un buon motore grafico per un platform 2D, che ci permise di rilasciare “Platformance: Castle Pain” e “Platformance: Temple Death”, due giochi che sono stati accolti piuttosto bene, soprattutto dagli utenti più tradizionali. Abbiamo sviluppato anche una tecnologia che ci consentisse di esplorare un mondo in maniera pressoché continua (senza alcun caricamento)”.Dopo questi piccoli ma motivanti successi, Magiko Soft pensò di creare un platform ambientato in un enorme mondo privo di alcun caricamento! Quando gli è stato chiesto di descrivere il primo prototipo basato su quest’idea, uno degli sviluppatori ha aggiunto: “Ricordo un mondo gigantesco composto da poche piattaforme lineari, con un obiettivo da raggiungere. Ricordo anche che mio nipote di 9 anni ha giocato per ore in quel mondo elementare!”Da settembre 2011, i due amici hanno iniziato a incontrarsi più spesso, proponendo un’idea migliore per la prima fase della progettazione di Platformines: “A differenza di un noto gioco basato sui blocchi, abbiamo pensato alla nebbia: perché non riempire semplicemente il mondo di nebbia J, invece di scoprire nuove aree eliminando i blocchi esistenti? Scoprendo una zona è possibile liberarla dalla nebbia, ottenendo uno scenario che consente movimenti fluidi e mantiene tutto il piacere dell’esplorazione!”Allora Ludovic e Cedric hanno pensato fosse arrivato il momento di passare alla fase due: i mondi generati casualmente! “Dopo diversi tentativi, un prototipo ci ha fatto capire che dovevamo considerare un mondo basato su quadrati di 1000×1000 blocchi! Così abbiamo iniziato a lavorare a diversi modi per costruire queste ambientazioni basate sui blocchi. Poco dopo questi esperimenti, siamo riusciti a creare un algoritmo 2D generico per abbinare i blocchi e abbiamo trovato anche un modo per costruire nuove zone, semplicemente abbinando modelli predefiniti.”Secondo gli sviluppatori, il passo successivo è stata una vera e propria magia: “Modificare i parametri e capire il tipo di mondo che potevamo ottenere era assolutamente incredibile! Abbiamo iniziato a rilevare tutti i parametri e i modelli più interessanti, per poterli poi applicare al gioco finale.”“E voilà!” Ecco com’è nato lo scenario di Platformines!Platformines sarà disponibile su STEAM dal 28 marzo 2014.