Il COVID-19 ha paralizzato il mondo dei videogiochi, svela Square Enix

Se è vero che la quarantena ha portato molte persone ad avvicinarsi ai videogiochi, lo è anche che ha reso molto difficile svilupparli, svela Square Enix

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

La quarantena a cui ci ha costretto la pandemia da COVID-19 in questo 2020 ha trovato consolazione solo nei videogiochi. Ricordiamo tutti quanto, a marzo, le console abbiano cominciato a vendere come il pane, con Animal Crossing: New Horizons che, più di tutti, è diventato il fedele compagno di molti affezionati.

Se, da un lato, la quarantena ha consentito al videogioco di raggiungere un pubblico davvero sterminato, dall'altro ha però fossilizzato i lavori di sviluppo, con i team costretti allo smart working e a reinventarsi. A spiegare la situazione da vicino è stato Yosuke Matsuda, CEO di Square Enix, che ai microfoni di Financial Times ha dichiarato che non possiamo dimenticarci dell'impatto avuto dalla quarantena sulle tabelle di marcia.

Nelle parole di Matsuda:

C'è un impatto considerevole anche sul lato produttivo, è una cosa di cui ci renderemo conto in futuri. Quanto stiamo vendendo ora ci ha portati ad avere dei risvolti positivi, ma quelli negativi sono che il tempo si è fermato, dal lato della produzione. Non abbiamo potuto sviluppare nulla. Ecco dove ci sarà l'impatto del COVID-19 sull'industria dei videogiochi.

Tra gli attesi giochi in produzione firmati da Square Enix, i grandi nomi si sprecano: basti pensare a Final Fantasy XVI e al prossimo episodio di Final Fantasy VII Remakema anche all'affascinante Project Athia, del quale attendiamo di scoprire di più.

Vedremo quando il publisher, ora impegnatissimo anche con Marvel's Avengers, riuscirà a fornire aggiornamenti sui suoi videogiochi in cantiere.

Se volete seguire Cloud a Midgar, potete trovare Final Fantasy VII Remake a questo indirizzo.