Come sarebbe stato The Witcher 3 con la prima persona come in Skyrim?

The Witcher 3: Wild Hunt si gioca in terza persona, ma come sarebbe stato se invece avesse avuto la soggettiva come Skyrim?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

The Witcher 3: Wild Hunt rappresenta praticamente una certezza per gli amanti dei giochi di ruolo in terza persona, che possono perdersi nel Continente tratteggiato dalla letteratura di Andrzej Sapkowski vestendo i panni dello strigo Geralt di Rivia.

C'è anche un'altra serie di giochi di ruolo che rappresenta una certezza, soprattutto per chi ama lo stile occidentale: si tratta ovviamente di The Elder Scrolls, con il quinto episodio – Skyrim – che è diventato un'istituzione (e un tormentone) del mondo videoludico.

Come sarebbe, allora, The Witcher 3 se fosse in prima persona come Skyrim?

A provare a rispondere a questa domanda e a farvi vedere letteralmente il mondo attraverso gli occhi dello strigo è stato il modder Extreme-Dotneting, che ha ottimizzato una mod uscita originariamente nel 2017 per portarla a nuovi livelli e migliorare anche alcuni glitch e problemi che i giocatori avevano riscontrato provando a utilizzarla.

I controlli, ad esempio, sono ora più agili e il gioco risulta effettivamente giocabile anche in soggettiva, anche se non è ovviamente il modo migliore di faro, considerando come era stato progettato da CD Projekt: a tal proposito, pensate al fatto che non compaiano correttamente le spade o la balestra, mentre giocate in prima persona.

Potete comunque vedere il risultato e l'atmosfera che avrebbe dando un'occhiata al video di seguito, segnalato dai colleghi di DSOG.

Nel frattempo, The Witcher 3 potrebbe slittare il suo debutto su PlayStation 5 e Xbox Series X: nei giorni scorsi, infatti, CD Projekt aveva sottolineato di aver «imparato delle lezioni» da quanto accaduto lo scorso anno con Cyberpunk 2077 e di essere per questo intenzionata a non affrettare le sue prossime release.

I fan di Geralt e compagni possono comunque consolarsi con la disponibilità The Witcher: Nightmare of the Wolf su Netflix, la produzione animata che racconta le origini di Vesemir, mentore di Geralt.

Per la seconda stagione dello show con Henry Cavill e Anya Chalotra, invece, manca ormai poco: l'appuntamento è fissato per il prossimo mese di dicembre e vi abbiamo già raccontato tutto quello che dovete sapere (senza spoiler) su episodi, libri di riferimento e cast della prossima produzione Netflix dedicata allo strigo.

Se volete avvicinarvi alla saga di The Witcher a partire dalla sua letteratura, che ne dite di leggere Il Guardiano degli Innocenti?