Secondo quanto riferiscono le fonti di Kotaku, diversamente dal predecessore del 2018, Black Ops 5 disporrebbe però di una campagna single-player, la cui assenza ha portato alle principali critiche verso il quarto episodio.
Questa campagna single-player verrebbe tuttavia realizzata fuori dagli uffici di Treyarch, dal momento che se ne occuperebbero Raven Software e Sledgehammer Games.
I due team stavano lavorando, da rumor, al capitolo del 2020 prima che venisse messo in standby, anche per via di discussioni sorte tra gli staff e uno stato insoddisfacente dei lavori.
La campagna che stavano sviluppando si sarebbe basata sulla Guerra Fredda e sul Vietnam ma, ovviamente, il lavoro fatto sarebbe modificato ad hoc e trasferito nel nuovo capitolo per rispondere alle esigenze di Black Ops.
Mentre le questioni legate allo sviluppo del gioco sono abbastanza insolite e se vogliamo preoccupanti, siamo certi che i fan apprezzeranno il ritorno ad una modalità storia per Call of Duty Black Ops 5, dopo la formula inedita testata lo scorso autunno con multiplayer regolare, zombie e battle royale.