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Assassin's Creed Valhalla: L'alba di Ragnarok è davvero un gioco nel gioco

Abbiamo visto da vicino la nuova titanica espansione di Assassin's Creed Valhalla, L'alba di Ragnarok: vediamo cosa si prospetta per Eivor.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Informazioni sul prodotto

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Assassin's Creed Valhalla
  • Sviluppatore: Ubisoft Montreal
  • Produttore: Ubisoft
  • Distributore: Ubisoft
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , STADIA , PS5
  • Generi: Avventura , Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 17 novembre 2020

Quando Ubisoft si ritrovò a presentare Assassin's Creed Valhalla, una frase ci rimase particolarmente in mente: quella con cui la compagnia francese affermò di voler realizzare un gioco che fosse «l'esperienza vichinga» definitiva. È questa, in effetti, l'anima del viaggio di Eivor: in un'avventura costruita su cicli narrativi, chiamati "saghe", il giocatore si ritrova a seguire le gesta del conquistatore (o conquistatrice) norreno in un'epopea così lunga che si fatica a vederne l'epilogo.

Una sorta di simulazione dell'epoca vichinga, si potrebbe dire, dove a risplendere è soprattutto la grande cura che Ubisoft ripone, come sempre, nel contesto storico delle sue rievocazioni videoludiche. Non è una sorpresa, allora, che sia chi ama particolarmente i giochi pesantemente sbilanciati sulla longevità, sia chi apprezza le gesta di Ragnar Lothbrok e sodali, si sia trattenuto per parecchio tempo tra la Norvegia e l'Inghilterra di Valhalla.

Ben presto, con un'uscita fissata per il prossimo 10 marzo, i videogiocatori potranno mettere le mani anche su L'Alba di Ragnarok, una nuova titanica espansione, grande quanto un gioco intero, che vi permetterà di indossare ancora una volta il mantello di Eivor, brandire la sua ascia e partire. Questa volta, però, per un viaggio molto diverso.

Abbiamo partecipato a una presentazione a porte chiuse dell'espansione, in cui abbiamo visto un gameplay hands-off (ossia, giocato dagli sviluppatori) per L'Alba di Ragnarok e, oggi, siamo pronti a raccontarvi tutte le nostre impressioni.

Un viaggio a Svartalfheim

Il debutto di questa espansione segna l'inizio dei contenuti dell'anno 2 di Assassin's Creed Valhalla e l'intento, ci ha spiegato la producer Mariana Gosteva, di Ubisoft Sofia, è quello di espandere il combattimento, lo stealth e l'esplorazione che abbiamo vissuto nell'epopea originale.

Forte di quanto appreso su se stessa nell'epilogo del gioco (che non spoilereremo in questa sede), Eivor si ritrova a compiere un tuffo ancora più profondo nella mitologia nordica: Svartalfheim, il regno nanico della mitologia norrena, la attende, ricco di pericoli e di nuove opportunità.

In merito al nuovo scenario, gli sviluppatori Mikhail Lozanov (creative director) e Georgi Popov (director), mentre presentavano l'espansione, ci hanno riferito che vuole proporsi come qualcosa di completamente diverso rispetto a quanto abbiamo già visto in Valhalla, anche nella direzione artistica e nel colpo d'occhio. Ecco che così Svartalfheim abbonderà di lande naturali, ma anche di forge, dedali sotterranei, anfratti infuocati in cui la vita di Eivor sarà seriamente in pericolo. E, ancora, piattaforme galleggianti che sembrano essere uscite direttamente dall'inferno, sulle quali capeggia un affaticato Yggdrasil.

Come da manuale per la serie Assassin's Creed, il fascino è forte: la cura che solitamente Ubisoft ripone nel ricreare il contesto storico dei suoi giochi in questo caso è interamente votata alla mitologia scandinava e gli scenari promettono di essere davvero un bel vedere, anche con l'architettura brutalista attribuita ai nani.

La nuova vita di Eivor: assorbire i poteri

L'alba di Ragnarok permetterà a Eivor di sfoggiare poteri soprannaturali completamente originali, proprio in virtù delle scoperte fatte nel gioco principale, a cui facevamo cenno. La nostra condottiera, che si misurerà con nemici tutti nuovi creati per l'occasione, potrà assorbire i loro poteri. Esattamente: in un approccio di gioco più strategico, gli sviluppatori ci hanno mostrato che Eivor può decidere quali abilità equipaggiare e, abbattendo i suoi avversari negli scontri, può decidere se risucchiare le loro, come in una sorta di tradizionale magia blu à la Final Fantasy.

Questo significa che ci saranno molte più possibilità per affrontare le diverse situazioni: un'abilità, ad esempio, permetterà a Eivor di trasformarsi letteralmente in un corvo, e non solo di vedere attraverso i suoi occhi. In sintesi, potrete quindi scalare un'altezza semplicemente volandoci sopra, per poi trasformarvi di nuovo in Eivor nel momento giusto e precipitare sulla testa dei vostri nemici, ascia alla mano.

Ma non solo: un altro potere che ci è stato mostrato permetterà ai nemici uccisi di tornare in vita, per un periodo di tempo limitato, e di affiancarvi come degli alleati non senzienti. Immaginateli simili ai vostri compagni norreni durante le razzie, ma in questo caso saranno avversari che avete già mietuto e che formeranno un piccolo esercito personale per Eivor, un po' come se foste il Re della Notte de Il Trono di Spade.

«Tutti i poteri sono stati immaginati per avere molteplici usi» ci hanno spiegato gli sviluppatori, passando a un esempio pratico: uno di quelli equipaggiati da Eivor le consentiva sia di proteggersi dalla lava, sia di trasformarsi in uno dei nuovi nemici. Questo, le permetteva di nascondersi in piena vista, nello stile di Hitman, passando inosservata ed evitando quindi gli scontri in favore di un'infiltrazione stealth. Un altro potere, votato a sua volta alla furtività, permetteva anche di "far dimenticare" ai nemici di averci scoperto, dando a Eivor qualche istante per dileguarsi e nascondersi nell'ombra, azzerando il combattimento.

Considerando che il numero di poteri che si potranno tenere attivi sarà limitato, gli sviluppatori si aspettano che questo vi spinga ad avere un approccio tattico nella scelta delle tecniche di Eivor, creando uno stile tutto vostro.

Le abilità, che influenzeranno quindi stealth, scontri ed esplorazione, non saranno le uniche novità per L'Alba di Ragnarok: Ubisoft ci ha infatti svelato che è presente anche una nuova classe di arma, Atgeir, pensata proprio per questa espansione e che vi permetterà di affrontare i vostri avversari premiando la precisione nei tempismi dei vostri attacchi.

Quest'ultima includerà un rinnovato sistema di combo, tra attacchi leggeri e attacchi pesanti, con cui potrete sbizzarrirvi per arrecare più danni possibili ai vostri avversari.

Per quanto riguarda gli avversari, come è lecito immaginare Svartalfheim vi metterà di fronte a creature diverse rispetto all'Inghilterra e la Norvegia (e ci mancherebbe): i vostri nemici saranno estremamente abili con il fuoco e se non vi proteggerete appositamente potranno arrecare parecchi danni incendiari a Eivor. Ecco perché pianificare non solo come offendere, ma anche come difendersi, attraverso le abilità che potrete assorbire, sarà di vitale importanza.

Cos'altro abbiamo visto

Se fin qui abbiamo parlato ampiamente di direzione artistica e novità per il combattimento, vale anche la pena ricordare che Eivor si ritroverà a Svartalfheim perché in conflitto con Surtr, mentre cerca Baldur – che sarebbe tenuto prigioniero da qualche parte. Nella missione che ci è stata mostrata, e che ci ha svelato una Eivor pronta a spingersi in budelli sotterranei dove il caldo delle forge la faceva da padrone, abbiamo visto nuovi negozi con equipaggiamenti specifici, NPC, missioni secondarie, dialoghi.

L'approccio ruolistico visto in Valhalla rimane immutato: potrete parlare con un personaggio per discutere con lui di una eventuale missione, ad esempio, e potrete seguire tutte le indicazioni del gioco per completarla. Da questo punto di vista, considerando che la missione mostrataci era proprio una in cui dovevamo rintracciare una persona, la sensazione di già visto nel quest design si è avvertita: come da manuale nelle sue saghe, Eivor persegue un obiettivo, si verifica un imprevisto e quell'imprevisto porta alla possibilità di uno scontro.

La nostra speranza è che l'espansione riesca a spaziare in modo più fantasioso nelle sue diverse missioni, considerando la longevità stimata in 35 ore, non ricalcando in modo così evidente quanto già fatto nel gioco principale e anzi valorizzando le novità introdotte, sia per i combattimenti che lo sviluppo di Eivor.

Tra le altre piccole grandi novità, gli sviluppatori ci hanno confermato che tutte le armi e le armature potranno essere migliorate fino al grado Divino. Potrete anche sbloccare, in quel caso, un nuovo slot per una runa di Odino, che potrete ottenere nel corso dell'espansione. Confermata anche la modalità Valkyria Arena, dove chi non si stanca mai di combattere potrà sfidare diversi personaggi con dei modificatori di difficoltà, per sperimentare un po' con i combattimenti.

Ma come ci vado a Svartalfheim?

Con l'uscita fissata per il 10 marzo prossimo, Ubisoft ha rimarcato ancora una volta che L'Alba di Ragnarok è inteso come un contenuto endgame di Valhalla: per questo motivo, il livello raccomandato per accedervi sarà di 340, come nelle regioni più sfidanti del gioco principale.

Se non ci siete ancora arrivati, però, ci sono delle buone notizie: il team ci ha confermato che ci sarà un'opzione per avere un boost di statistiche che vi permetterà di mettervi al livello dell'Alba di Ragnarok, qualora vogliate subito tuffarvi nell'espansione. Inoltre, chi ancora non ha iniziato il gioco potrà anche giocare direttamente l'espansione, senza passare dal via della Norvegia e dell'Inghilterra.

L'idea di Ubisoft, insomma, è quella di permettere un accesso il più libero possibile al Svartalfheim, considerando che le proporzioni dell'espansione sono a tutti gli effetti quelle di un gioco standalone.

Non ci resta che metterci in attesa di toccare con mano questo viaggio di Eivor alle radici di Yggdrasil, per scoprire cos'avrà da offrirci e per verificare che le piccole incertezze tecniche che abbiamo visto nell'hands-off su PS5 fossero solo legate, com'è normale che sia, allo stato di work-in-progress dell'espansione.

Se volete avvicinarvi ad Assassin's Creed, cominciate dal gioco base.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Scenario e contesto affascinanti

  • L'uso delle nuove abilità promette un gameplay più stratificato e più tattico

  • Equipaggiamenti, negozi e potenziamenti del tutto inediti

Contro

  • La struttura delle missioni sembra fin troppo vicina a quella già vista e rivista nel gioco principale

  • Nell'hands off su PS5 c'era ancora qualche sbavatura tecnica da limare, ma era un work in progress

Commento

Assassin's Creed Valhalla ha sicuramente rapito il cuore di chi ama i videogiochi estremamente longevi, e che per questo sarà ben felice di scoprire di poter tornare nei panni di Eivor per qualcosa di diverso. I nuovi poteri soprannaturali della nostra protagonista, che ora più che mai affonda le sue radici nella mitologia norrena, promettono di offrire un approccio molto più stratificato e vario alle diverse situazioni ostili. Oltretutto, la nuova area di Svartalfheim è caratteristica e riconoscibile, con una direzione artistica che da quello che abbiamo visto non dovrebbe tradire le aspettative dei fan più affezionati. Aspettiamo, ora, di indossare il mantello della possente Eivor e di brandire le sue armi per partire alla volta dei regni nanici e dirvi di più.
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