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RECENSIONE

System Shock Remake | Recensione - Dagli anni '90 con furore

Abbiamo avuto modo di giocare System Shock Remake, rifacimento del classico immortale a cura di Nightdive Studios: leggi la recensione.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

In sintesi

  • Riprende in toto l'atmosfera dell'originale
  • Meccaniche di gameplay divertenti, ma datate
  • Non rivoluziona il genere come il capostipite

Informazioni sul prodotto

Immagine di System Shock Remake
System Shock Remake
  • Sviluppatore: Nightdive Studios
  • Produttore: Prime Matter
  • Distributore: Prime Matter
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX , XONE , PS4
  • Generi: Gioco di Ruolo , Avventura , Action Adventure
  • Data di uscita: 30 maggio 2023 (PC) - 21 maggio 2024 (console)

Erano in molti a temere che System Shock Remake non avrebbe mai visto la luce. Di fatto, parliamo di uno dei progetti più incerti degli ultimi anni, la riedizione di uno degli sparatutto sci-fi più noti di sempre, in sviluppo presso Nightdive Studios e pubblicato da Prime Matter (questi ultimi, noti per aver contribuito di recente al lancio di Gungrave G.O.R.E.).

Diverse settimane fa abbiamo avuto la possibilità di provare con mano questo remake grazie a una demo giocabile in occasione della Steam Next Fest della durata di un paio di ore, in grado di farci capacitare del fatto che che sì, il gioco esiste ed è in buone condizioni. Il silenzio assordante calato dopo l'annuncio del progetto aveva del resto allertato i fan (soprattutto quelli che avevano deciso di finanziare il progetto su Kickstarter) preoccupati circa il destino del "nuovo" System Shock.

Fortunatamente, tutto è andato per il verso giusto, con il gioco ora disponibile su PC.

Un remake che ci riporta nel 1994

Partiamo dal principio: System Shock Remake riprende in toto il grande classico da cui trae ispirazione, aggiungendo tutta una serie di novità e orpelli grafici di nuova generazione ma non tradendo – quasi – in alcun modo il gioco originale, uscito nell'ormai lontanissimo 1994, il primo vero sparatutto in prima persona fantascientifico sviluppato da Looking Glass.

Se quindi il titolo originale è diventato col tempo un vero e proprio cult, questo remake deve quantomeno essere rispettoso del materiale di partenza, non andando fuori dai binari e non proponendo di fatto un'esperienza fuori fuoco o "troppo moderna".

Il lavoro di Nightdive Studios, al netto di qualche rallentamento nello sviluppo, è focalizzato sul volere avvicinare sia i fan storici del franchise che tutti coloro i quali non hanno mai sentito parlare di System Shock. E in un mercato in cui i giochi in soggettiva sci-fi non mancano di certo, questo era un compito decisamente arduo.

La trama, fortunatamente, ricalca esattamente ciò che ci aspetteremmo da un titolo del genere: in un futuro distopico, nel quale multinazionali sfruttano i diritti e le volontà degli esseri umani, il più debole è destinato ad essere messo ai margini. Nei panni di un hacker privo di una vera identità, verremo arrestati dopo un tentativo di furto di dati ai danni della TriOptium Corporations.

All’interno della Cittadella, una volta risvegliati, verremo contattati da tale Edward Diego, un individuo piuttosto ambiguo che ci offrirà un modo per evadere da quella "prigione": farci impiantare nel cervello un’interfaccia neurale in grado di inserirsi all’interno del programma noto come S.H.O.D.A.N., un’intelligenza artificiale che ha assunto il controllo della stazione orbitale, eliminando senza pietà tutti i membri dell’equipaggio. 

System Shock Remake ha quindi lo stesso stile cyberpunk tipicamente anni '90 visto nel gioco originale, grazie anche alla presenza di un gran numero di dialoghi ripresi dall'episodio madre, volendo ricalcare al massimo il gioco originale di Looking Glass. Vero anche che, dopo l'uscita della trilogia di BioShock e dei vari titoli Arkane (come Dishonored e Prey), l'asticella si è alzata e di molto, specie quando andiamo a parlare di gameplay in senso stretto.

A differenza del titolo del '94, infatti, questo remake offre un'interfaccia di gioco quasi totalmente riscritta, specie per quanto riguarda l'utilizzo degli oggetti secondari. Per quanto riguarda invece la presenza di rompicapo e avversari, l'effetto nostalgia è invece assolutamente garantito. Il gameplay di System Shock Remake quindi funziona e anche piuttosto bene, sebbene a conti fatti non riesca poco sorprendentemente né a innovare né a stupire come fece il gioco originale uscito nel secolo scorso.

La struttura ludica non mostra quindi particolari stravolgimenti, se non la volontà di ritoccare un game design uscito prepotentemente dagli anni '90 (inclusi una più pratica e comoda gestione dell'inventario e una serie di collegamenti rapidi per l'utilizzo degli strumenti). Per il resto, quindi, il gioco è una fedele riproposizione dell'avventura in soggettiva apparsa sugli scaffali nel 1994.

Questo, è un difetto solo a metà, visto che il feeling restituito dal remake farà provare un brivido lungo la schiena ai fan storici di System Shock, riuscendo a riassumere in maniera decisamente efficace lo spirito del gioco originale. Vero anche il suo essere "vecchio dentro" può creare qualche problema, specie se l'intenzione degli sviluppatori era quella di portarlo all'attenzione di un nuovo pubblico che magari non ha mai sentito parlare della IP in vita sua.

La struttura ludica non mostra particolari stravolgimenti, se non la volontà di ritoccare un game design uscito dagli anni '90.
Non apportare alcuna modifica al sistema di combattimento è quindi croce e delizia, visto che il comparto ludico – sebbene una parte di esso ricrei un'esperienza coerente con quella del primo System Shock – dall'altra non sembra voler venire incontro a un'utenza più giovane e meno avvezza a quel tipo di gameplay che, dopo l'uscita di giochi come Dishonored, risulta essere abbastanza polveroso (che non vuol dire brutto, badate bene).

L'impatto delle armi sui vari avversari, infatti, sembra proprio quello di un gioco anni Novanta di nome e di fatto. Considerando che la cosa è assolutamente voluta dagli sviluppatori, si tratta del classico "prendere o lasciare".

Una missione impossibile

Il design della Citadella è, anche in questo rifacimento moderno, decisamente claustrofobico, coi suoi corridoi avvolti dal buio e illuminati solo dalla luce dei numerosi dispositivi elettronici piazzati qua e là.

La presenza degli avversari, spesso nascosti nelle zone buie dell'ambientazione principale, restituirà una costante sensazione di pericolo, così come non mancano gli audiolog sparsi ovunque e che raccontano alcuni retroscena delle vicende legate alla storia.

Non mancheranno neppure percorsi alternativi, così come anche le armi che andremo a imbracciare non sono per niente male: questa vanno infatti dalle classiche pistole elettriche alla barra d'acciaio (che i fan storici hanno imparato a conoscere fin troppo bene).

Per quanto riguarda gli enigmi ambientali, pur non brillando per chissà quale originalità di fondo, questi sono piazzati strategicamente tra uno scontro e l'altro e servono più che mai a smorzare un ritmo che, altresì, avrebbe dovuto fare i conti con lo spettro della ripetitività.

Per quanto concerne il comparto tecnico, invece, l'Unreal Engine 4 dà un boost non indifferente alla produzione, visto e considerato che il gioco originale appartiene un'epoca che definire preistorica è poco, anche e soprattutto per quanto riguarda la grafica in senso stretto.

Il team di Nightdive è riuscito a confezionare un prodotto che non sembra inciampare nei consueti bug e glitch che stanno asfissiando il 90% delle produzioni odierne al lancio (e poco non è). 

Questo va unito al fatto che gli artisti sono riusciti a replicare in toto i tratti tipici della fantascienza cyberpunk degli anni Novanta, sebbene il passaggio a un motore grafico decisamente più moderno e performante come quello targato Epic Games si rifletta non sono nella resa delle ambientazioni, ma anche e soprattutto quando andiamo ad ammirare i modelli dei vari personaggi in movimento, principali e non.

System Shock Remake è quindi una riproposizione fedele di tutte le caratteristiche chiave che avevano reso eccellente il titolo originale uscito a metà anni '90. Gli sviluppatori di Nightdive non hanno fortunatamente optato per una semplice rimasterizzazione ad altra definizione, bensì hanno scelto di ricreare quasi da zero ogni dettaglio, aumentando sia senso di immersione nelle atmosfere cyberpunk che il gioco propone.

Certo, la volontà di non uniformarsi ai canoni di game design più moderni, al fine di privilegiare un'esperienza quanto più simile al materiale di origine, può essere vista come difetto, ma per quanto ci riguarda resta una scelta logica e assolutamente apprezzabile.

Voto Recensione di System Shock Remake | Recensione


7.8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Storia degna dell'originale

  • Ottima atmosfera generale

  • Graficamente molto intrigante...

Contro

  • ... ma un po' datato lato gameplay

  • Relativamente breve

Commento

Nonostante le difficoltà durante lo sviluppo, System Shock Remake è stato pubblicato in condizioni ottimali, grazie anche e soprattutto alle varie demo uscite nei mesi scorsi – che hanno permesso agli sviluppatori di ascoltare il feedback della community. Un gioco dedicato in primis ai fan storici che, pur non andando a rivoluzionare il genere come fece il suo predecessore, ha tutte le cose al suo posto. Questo rifacimento del classico a cura di Nightdive Studios è quindi un'avventura solida e divertente, sebbene non vada oltre i confini tracciati dal primo e immortale capitolo uscito nel 1994.
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