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RECENSIONE PS5

Baldur's Gate 3 | Recensione: com'è su PS5?

Nuova pietra angolare del genere, Baldur's Gate 3 arriva finalmente anche su PS5. Come è implementato il sistema di controllo? E come vanno le performance?

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

In sintesi

  • Un port praticamente perfetto
  • Un GDR epico anche giocato su controller
  • Cross-save e presto anche cross-play con la versione PC

Informazioni sul prodotto

Immagine di Baldur’s Gate III
Baldur’s Gate III
  • Sviluppatore: Larian Studios
  • Produttore: Larian Studios
  • Distributore: Larian Studios
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 6 ottobre 2020 (Accesso Anticipato) - 3 agosto 2023 (PC) - 6 settembre 2023 (PS5) - 8 dicembre 2023 (Xbox)

Dopo aver riscosso un successo tanto smisurato quanto meritato nella sua versione PC, pubblicata giusto in tempo per rovinare le ferie a tanti (o migliorarle, dipende dall'amore per i videogiochi= durante lo scorso mese, Baldur's Gate 3 è giunto finalmente su PS5, con un carico di aspettative non indifferenti ma anche con qualche lecito dubbio riguardo alle performance e alla trasposizione dei controlli, naturale quando si porta su un gamepad un titolo fortemente ancorato all'accoppiata mouse/tastiera.

E invece è andata benissimo, come scoprirete se continuerete a leggerci nei prossimi paragrafi: long story short, anche i giocatori PS5 dovrebbero procurarsi  quanto prima una copia del capolavoro Larian Studios.

La definizione di capolavoro

Come sempre facciamo quando ci soffermiamo sulla pubblicazione di altre versioni di titoli già recensiti, in questa sede, nonostante ci sarebbe tantissimo da dire su un prodotto oceanico come Baldur's Gate 3, ci limiteremo ad analizzare la traslazione del sistema di controllo da mouse a gamepad e l'aspetto tecnico della produzione, rimandandovi per tutto il resto all'esaustiva recensione del critico Marcello Paolillo.

Da parte nostra, ci limiteremo a dire che il gioco di ruolo di Larian Studios è riuscito nella duplice, non facile impresa di dare vita ai Forgotten Realms come mai nessuno era riuscito a fare prima d'ora e di obliterare in tutto anche i precedenti, ottimi prodotti del team belga, che ci aveva già deliziato con i due Divinity Original Sin.

Immergerci negli intrighi, nella moralità grigia, nel complesso labirinto di scelte, cause ed effetti ci ha ricordato le migliori sessioni di Dungeons & Dragons che hanno scandito la nostra adolescenza, tra snack improbabili consumati ad orari proibitivi, improperi per un lancio di dadi andato storto e le risate con gli amici dell'epoca.

C'è qualcosa di più magico quando un gioco di ruolo di questa portata riesce in tutti i suoi obiettivi rispetto a quando questo accade, per fare un esempio, con uno sparatutto o un picchiaduro: c'è la possibilità di entrare in un mondo-altro a ogni accensione della nostra console, e di perdersi in un'identità diversa dalla nostra eppure intimamente connessa alle convinzioni maturate nel percorso vitale e a concetti estremamente personali come il bene, il male, la giustizia e la pietà.

Baldur's Gate 3 rende naturale, piacevole e intrigante tuffarsi in un mondo-altro ricco di possibilità e caratterizzato da un complesso labirinto di scelte.
E c'è la possibilità di ricominciare tutto da zero e reimpostarsi come si vuole, come quando nella realtà ci si trasferisce all'estero per un periodo più o meno lungo e si deve costruire tutto daccapo, dalle più semplici delle relazioni interpersonali alla routine quotidiana.

Baldur's Gate 3, come tutti i capolavori di genere prima di lui, non solo consente tutto questo, ma lo rende naturale, piacevole, intrigante, grazie ad una scrittura eccezionale, ad un quest design quanto mai aperto e alle infinite possibilità di scelta lasciate fiduciosamente nelle mani del giocatore.

Anche solo per questo dovreste giocarlo, che sia su PC o su PS5 (i possessori di Xbox dovranno aspettare ancora un po', purtroppo, ma arriverà entro fine anno), perché – come vedremo nei due paragrafi successivi – un altro, enorme merito del team di sviluppo consiste nella totale intercambiabilità (con tanto di cross-save) tra le due versioni, equiparabili per qualità visiva, performance e pulizia del codice.

Davvero un buon lavoro

Nel passaggio da PC a PS5 è andata purtroppo persa la compatibilità con mouse e tastiera, assente nella versione oggetto di questa recensione, ma le soluzioni adottate dal team di sviluppo ci sono sembrate le più adeguate a far sì che il nuovo control scheme non gravasse troppo sull'esperienza di gioco: con l'eccezione delle classi magiche, probabilmente ingolfate da decine di pergamene differenti che vanno quindi ad aumentare il numero di volte che è necessario premere R1 per aprire i menu radiali consecutivi, la scelta di Larian funziona.

Sia in battaglia che fuori, premendo infatti il suddetto tasto si ha accesso a tutte le azioni possibili, dal semplice attacco fisico agli incantesimi, divisi di default in ordine di ottenimento ma completamente personalizzabili dal giocatore, che potrà riunire quelle utilizzate più spesso nei primi due menu radiali e dimenticarsi dell'esistenza degli altri.

Come dicevamo sopra, per le classi magiche il discorso è un po' più complesso: la smodata libertà di azione e le centinaia di differenti incantesimi disponibili, tra attacco, cura, supporto, evocazione e così via finiscono con il rendere inevitabilmente più lente le sessioni in cui si controlla un mago, ma in un sistema a turni come quello messo in piedi da Larian Studios il problema è più sulla carta che realmente percepito.

Nondimeno, la configurazione PC si rivela imbattibile e anche in questo frangente, come per la gestione dei menu e dell'equipaggiamento, batte nettamente quella per PS5, che invece si difende egregiamente in altri campi, su tutti quello del movimento libero e del targeting dei nemici, rivelatesi intuitivi e non dissimili da quelle di titoli maggiormente focalizzati sull'azione pura.

Ci ha sorpreso in positivo, e speriamo sia l'inizio di una nuova era, il fatto che non solo tutte le modifiche apportate dall'immane patch 2.0 siano già implementate al lancio su PS5, ma che Larian Studios abbia già confermato che la versione console e quella PC procederanno di pari passo, con un robusto supporto post-lancio volto non solo a ripulire il codice base e migliorare le performance, ma anche ad aggiungere contenuti (come il cross-play) e migliorie all'interfaccia e alla quality of life.

Divinity Engine 4.0, signori

In termini grafici, non possiamo che dirci soddisfatti, soprattutto della modalità che privilegia l'impatto grafico: i settaggi sono i medesimi delle impostazioni Ultra su PC, con una risoluzione nativa di 1440 upscalata a 4K, con v-sync attivato e 30 fps decisamente stabili, con cali rarissimi e assolutamente digeribili, complice la natura a turni del prodotto.

Per questo stesso motivo, consigliamo di optare proprio per questo preset grafico, soprattutto ai giocatori che posseggono un televisore 4K, perché l'impatto scenico è decisamente buono e il ritmo di gioco, già compassato di suo, non risente minimamente del blocco a trenta fps.

D'altro canto, la modalità Performance, che poggia su una risoluzione base di 1080p upscalati a 1440p, per via dell'upscaling mostra artefatti grafici piuttosto evidenti nella vegetazione ed in alcuni scorci dei centri abitati, pur senza risultare, nel complesso, davvero straniante.

Ciò che può disturbare di questa modalità, però, sono le fluttuazioni nel frame rate: nei centri abitati, durante i combattimenti più affollati e durante certe scene d'intermezzo (che sono altrimenti di ottima fattura anche su console Sony) non è così raro veder crolli di anche una ventina di fps rispetto ai 60 fps dichiarati, e questo può essere fastidioso nonostante la struttura a turni del titolo.

Su PS5, al momento la modalità qualità è preferibile alla performance, dove il frame rate non riesce a rimanere ancorato sui 60 fps.
Finché Larian non sistemerà questi cali con una patch, allora, come già sottolineato poc'anzi, da parte nostra non possiamo che consigliare il preset che privilegia la qualità, che offre una definizione più nitida, un sistema di illuminazione e di ombre più ricco e una vegetazione più densa rispetto alla controparte che esalta le performance.

Scegliendo quest'ultima, peraltro, il giocatore deve al momento fare i conti con un'imperfetta implementazione del v-sync, che genera screen tearing tanto nella parte superiore dello schermo quanto in quella inferiore, restituendo un effetto poco piacevole alla vista: anche in questo caso, nulla che un paio di patch non possano sistemare, ma è giusto segnalarlo per gli avventurieri che intendano perdersi subito sulla Costa della Spada.

Nulla da eccepire anche durante le nostre prove della modalità a schermo condiviso, in cui il motore di gioco riesce a mantenere i 1440p ed un frame rate stabile a 30 fps, sebbene con qualche concessione in più in termini di ondulazione e rallentamenti.

L'unico campo in cui, a nostro avviso, ci sono ancora ampi margini di miglioramento è nei tempi di caricamento, insolitamente prolungati sulla console di casa Sony: non ci aspettavamo che qui il Divinity Engine impiegasse anche oltre i trenta secondi per caricare il mondo di gioco, e riteniamo che sia su questo versante che il team di sviluppo possa migliorare ulteriormente questa versione.

A conti fatti, allora, e nonostante queste ultime considerazioni, la versione Sony regge il confronto con le impostazioni Ultra su PC di fascia alta, e questa è decisamente una notizia tanto buona quanto inconsueta per i possessori di PS5, che per una volta non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi della cosiddetta "master race".

Merito di Larian e di un'ottimizzazione invidiabile, considerando che Baldur's Gate 3 è solo il terzo gioco del talentuoso studio belga ad essere pubblicato su console, oltre che su PC, e che l'interezza del lavoro di port su console è stata svolta internamente.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • La miglior trasposizione di D&D mai vista in un videogioco

  • Controli brillantemente adattati al gamepad

  • Nessun compromesso su PS5

  • Uno dei migliori giochi di ruolo di tutti i tempi

Contro

  • Per ritmo e verbosità, rimane un prodotto non per tutti, soprattutto su console

Commento

Al netto di una versione fisica, che comunque interesserà solo ad una minoranza di giocatori, in Baldur's Gate 3 per PS5 c'è tutto quello (ed è tantissimo, fidatevi) che c'era nella versione che ha lasciato l'Early Access su PC poco più di un mese fa: un'avventura incredibile per profondità dei personaggi, respiro, libertà di approccio e consistenza scenica, che nessun appassionato di giochi di ruolo dovrebbe lasciarsi scappare.
Larian Studios ha fatto un piccolo capolavoro anche nel portare su controller l'intricato sistema di controllo, che rimane più farraginoso della controparte PC solamente nella microgestione dei menu e nei combattimenti avanzati con le classi magiche, ma si dimostra comunque più che godibile in tutti gli altri casi, senza mai intralciare il divertimento lungo le centinaia di ore di gioco che questo titolo merita che siano spese per esso.
Baldur's Gate 3 per PS5 si rivela allora come un'opzione estremamente valida per chi non dispone di un buon PC da gioco, complice anche la sicurezza di non perdersi nulla, in termini di contenuti ed aggiustamenti da parte del team di sviluppo nei prossimi mesi.
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