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Fallout: New Vegas Old World Blues

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a cura di drleto

Nonostante ultimamente non abbia mai sviluppato nessun titolo che possa fregiarsi dell’appellativo di “capolavoro”, Obsidian conserva una discreta schiera di fan, ottenuti grazie ad alcuni dei precedenti lavori (Star Wars: Knights of The Old Republic II, Neverwinter Nights II), ma soprattutto alla loro capacità di scrivere e raccontare storie, elemento chiave quando si tratta giochi di ruolo. In Fallout: New Vegas questa caratteristica è emersa prepotentemente e a fronte di un gameplay troppo simile al terzo capitolo della serie, abbiamo potuto godere di una storia più interessante, farcita di personaggi carismatici e scene memorabili. Con la terza espansione per il GDR Bethesda, Old World Blues, i ragazzi di Irvine sono riusciti nuovamente nell’impresa di trasformare, quasi semplicemente attraverso dialoghi ben scritti, una formula di gioco ormai piuttosto vecchia in un’esperienza divertente ed intrigante.

Drive in.. Big MountainAnche per questa espansione ci ritroveremo a visitare una nuova area chiamata Big Mountain, isolata dal Mojave e circondata da impenetrabili barriere, che ci impediranno di tornare all’avventura principale fino al completamento del pacchetto. Installata l’espansione riceverete immediatamente un messaggio che vi inviterà a vedere uno spettacolo serale al Drive-in del Mojave. Da qui vi risveglierete nel cuore del centro di ricerca di Big Mountain, una fantascientifica cittadella della scienza all’interno della quale le ricerche ed il progresso scientifico non si sono fermate nonostante la guerra atomica e sono progredite in maniera favolosa…fino al raggiungimento del medesimo risultato del resto del pianeta. Per sopravvivere gli scienziati hanno messo a punto tecnologie grazie alle quali conservare in luoghi sicuri e protetti i propri organi, sostituiti successivamente da parti meccaniche, molto più adatte a sopravvivere in queste condizioni critiche. Fallout: New Vegas Old World Blues si aprirà proprio col folle dialogo tra cinque di queste eminenze sopravvissute al disastro ed il Corriere, in questa particolare occasione ribattezzato il Lobotomita. Dubitando di essere capito da voi, il Dr. Klein, leader del gruppo, vi chiederà lentamente aiuto: dovrete sbarazzarvi del Dr. Moebius, il suo antagonista, fuggito dal Think Tank tempo addietro ed attuale possessore del vostro cervello. Il lungo dialogo iniziale è infarcito da non sense vari e divertenti battute ed è in grado, in pochi minuti, di capovolgere il tono serio e gravoso troppo spesso legato alla serie Bethesda, oltre che ad instillare nel giocatore la sensazione di avere tra le mani qualcosa di diverso. Infatti la struttura di gioco sarà molto meno lineare che nelle precedenti espansioni: i cinque dottoroni vi chiederanno di dirigervi immediatamente da Moebius “senza ficcanasare tra le tante aree piene di segreti ed equipaggiamento all’avanguardia, liberamente accessibili in tutto il cratere di Big Mountain”, ma voi potrete bellamente ignorarli ed andare a scoprire le tante citazioni ai vecchi capitoli della serie sparse in Fallout: New Vegas Old World Blues. Come se non bastasse, tra un richiamo e l’altro potrete ottenere diverse nuove potentissime armi come l’Ascia Protonica o l’Emettitore Sonoro o ancora armature quali la Tuta mimetica aurale, scoprendo quali esperimenti venivano eseguiti in questi luoghi e scontrandovi con feroci nuovi nemici. Nonostante l’area di gioco sia piuttosto ristretta, le nuove location da scoprire saranno più di trenta e seguire l’evolversi della trama vi potrà richiedere circa sei ore.

PerksOltre all’arricchito equipaggiamento, sempre gradito e ben accetto, si otterranno diversi nuovi perk grazie ai quali potenziare il Corriere. Alcuni di essi verranno assegnati quando scoprirete che i simpatici scienziati si sono divertiti a fare esperimenti col vostro corpo e vi hanno sostituito il cervello, la cassa toracica e la spina dorsale con transistor e fusibili. Poco male, tali operazioni vi consentiranno di avere le parti del corpo mancanti al sicuro, dove saranno decisamente meno corruttibili da radiazioni ed avvelenamenti vari. Questo vi darà più forza e resistenza, cosa decisamente utile dovendo affrontare una nuova schiera di avversari. Come se non bastasse il level cap aumenterà di ulteriori 5 livelli, con nuovi potenziamenti annessi, che vi potranno dare per esempio 50% di possibilità di trovare medicamenti nei corpi appena uccisi o la possibilità di ottenere maggiori potenziamenti dai Nightstalkers. Un buon bottino dunque, ma per una volta non sarà il motivo per il quale vi avventurerete a Big Mountain!

Note TecnicheEssendo un’espansione Fallout: New Vegas Old World Blues non andrà a modificare in nessun modo il comparto tecnico del gioco, che riutilizzerà le stesse librerie grafiche e sonore. Da sottolineare invece l’ottimo doppiaggio in italiano, ben realizzato e capace di mantenere l’umorismo di tutto il pacchetto.

– Ottimo doppiaggio

– Battute fulminati

– Ottimo equipaggiamento

– Area isolata dal Mojave

9.0

Fallout: New Vegas Old World Blues è un’espansione riuscita, che non dovrebbe mancare a tutti coloro che ancora vagano per il Mojave. Questo DLC non stravolge la struttura di gioco tipica della serie, ma è graziato da una delle storie più divertenti e ben scritte degli ultimi tempi, che vi farà dimenticare per qualche istante di essere in un luogo di feroci esperimenti collocato in un mondo consumato dalla guerra atomica. Come se questo non bastasse tanto equipaggiamento ipertecnologico, cinque nuovi livelli di crescita ed interessanti perk arriveranno ad arricchire il vostro personaggio!

Voto Recensione di Fallout: New Vegas Old World Blues - Recensione


9