Abbiamo attraversato un labirinto di té con HoloLens

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a cura di Gottlieb

Dal 7 al 13 marzo sarà possibile visitare, in maniera del tutto gratuita, la nuova installazione di Coca-Cola all’Arco della Pace di Milano: si chiama LabyrinTEA ed è, come suggerisce la stessa parola, un labirinto da vivere grazie alla tecnologia Microsoft HoloLens. Disponibile dallo scorso dicembre anche in Italia, al costo di 3000 euro, HoloLens crea una mixed reality che ci permette un’immedesimazione diversa da quella donata da Oculus Rift o PlayStation VR, ma allo stesso modo appagante. Abbiamo, quindi, avuto modo di visitare l’installazione e i 200 metri quadrati di FUZETEA. 

La mixed realityAl di là di quella che è stata l’idea di fondo per raccontare il LabyrinTEA, del quale vi parleremo a breve, la prima esperienza appagante è stata quella di indossare gli HoloLens per la prima volta. Dopo il PlayStation VR, l’Oculus Rift e l’HTC Vive, il caschetto di Microsoft era l’unico dei visori per la realtà aumentata o virtuale che mi mancava: il peso, sia dal punto di vista meramente dei grammi che della responsabilità che cade sulle nostre tempie, si accusa immediatamente. D’altronde al suo interno, come ci ha spiegato anche Andrea Benedetti, Technical Evangelism Director di Microsoft Italia presente all’Arco della Pace per raccontarci la partnership con FUZETEA, HoloLens al suo interno ha la medesima potenza di un notebook. «Si tratta di un dispositivo completamente autonomo, che non ha bisogno di nient’altro per funzionare – dice Benedetti – e che quindi giustifica, con la sua potenza di calcolo, il prezzo di mercato. Non è un prodotto che si può facilmente trovare nelle case delle persone, anche perché si distanzia dall’utilizzo meramente legato all’entertainment e si propone più come un mezzo per migliorare l’esperienza lavorativa all’interno di determinate aziende». Ed è questo quello che fa HoloLens nel labirinto che ci siamo ritrovati a esplorare, creando una mixed reality che è leggermente diversa dalla VR alla quale ci siamo abituati nell’ultimo periodo. Se infatti PlayStation VR e Oculus Rift ci proiettano in un mondo completamente nuovo annullando quella che è il nostro contatto con l’esterno, la tecnologia Microsoft si presenta con una lente trasparente, che quindi ci permette di continuare a vedere ciò che ci circonda, semplicemente arricchendola con dei contenuti aggiuntivi, che siano essi sonori o visivi. L’esperienza di LabyrinTEA si perfeziona ancora di più nel momento in cui alcuni sensori sparsi per il percorso iniziano a profumare l’aria e a donare un ulteriore senso di immersione nell’esperienza completa. HoloLens, insomma, racconta ciò che vediamo con un passo in più, va ad arricchire l’immagine dei nostri occhi con degli elementi aggiuntivi. 

Il nuovo té di Coca-ColaLabyrinTEA, in ogni caso, è un’esperienza che nasce con la necessità di raccontare la creazione dei nuovi gusti di FUZETEA, il nuovo té freddo creato da Coca-Cola e lanciato in Italia per la prima volta proprio grazie all’evento organizzato all’Arco della Pace di Milano. Nel percorso di 200 mq ci siamo ritrovati a seguire una voce guida che attraverso i vari snodi del labirinto ci ha condotto a scoprire profumi e creazione dei nuovi infusi di té. Con il nostro caschetto, il primo computer olografico al mondo in grado di dare forma a una realtà mista,  in cui il mondo reale riesce a fondersi con ologrammi virtuali, abbiamo dovuto quindi seguire delle foglie che fluttuavano in aria e che ci indicavano la strada da percorrere: nei vari anfratti, nei vicoli ciechi del labirinto, ci è stato possibile entrare in contatto con alcune delle piante utilizzate per la realizzazione dei nuovi FUZETEA e, grazie a un puntatore inserito nelle nostre lenti, raccogliere i vari frutti semplicemente fissandoli attraverso le lenti di HoloLens. L’esperienza è stata chiaramente arricchita anche da alcune accortezze stilistiche del labirinto stesso, tra cui i profumatori che a ogni angolo lanciavano flagranze in tema con i gusti del té, così da unire il movimento dei petali di rosa, spostati grazie alla tecnologia di Microsoft, all’odore degli stessi. L’esperienza dedalica dura non più di cinque minuti, a patto che non vogliate trattenervi a lungo a calpestare il manto erboso posto a metà strada del percorso o non vogliate temporeggiare dinanzi alle colonnine che profumano l’ambiente. HoloLens, in ogni caso, pur presentandosi in maniera piuttosto acerba nella rappresentazione di alcuni ologrammi, riesce benissimo nel suo intento: permetterci di continuare ad assistere alla realtà dei fatti, ma aggiungendo qualcosa in più a ciò che ci accade intorno. Senza, quindi, perdere il contatto con la realtà e ritrovarsi in una dimensione che ci estranea dal resto del mondo, come accade con la VR, la mixed reality di Microsoft ci permette di camminare liberamente, senza dover avere alcun tipo di cavo che ci trattiene e con una grande autonomia, attraverso il nostro quotidiano, che si tratti di un labirinto o, molto più semplicemente, l’Arco della Pace stesso.

HoloLens, grazie al LabyrinTEA, sarà a disposizione per la prova al pubblico in maniera totalmente gratuita all’Arco della Pace fino al 13 marzo, per permettervi non solo di vivere l’esperienza della creazione dei nuovi infusi di té di Coca-Cola, ma anche per provare una tecnologia che, a meno che non siate degli appassionati benestanti, difficilmente potrebbe entrare nelle vostre case di consumatori. Pensato, d’altronde, non per un’attività di entertainment, ma più votata alla realizzazione di un supporto tecnologico per le aziende attraverso i suoi ologrammi, HoloLens è un prodotto di grandissima qualità e di altissima versatilità, grazie soprattutto alla sua autonomia da qualsiasi tipo di connessione con altri dispositivi. Concedetevi venti minuti di libertà e gettatevi nell’esperienza di LabyrinTEA: ci sono dei petali di rosa da inseguire.