Immagine di Samba de Amigo: Party Central | Provato - A ritmo di maracas
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Samba de Amigo: Party Central | Provato - A ritmo di maracas

Abbiamo provato Samba de Amigo: Party Central, il nuovo rhythm game di Sega esclusiva di Nintendo Switch, che ha anche Sonic tra i personaggi.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Samba de Amigo: Party Central
Samba de Amigo: Party Central
  • Sviluppatore: SEGA
  • Produttore: SEGA
  • Distributore: SEGA
  • Testato su: SWITCH
  • Piattaforme: SWITCH
  • Generi: Rhythm Game
  • Data di uscita: Estate 2023

MILANO – Durante l’ultimo Nintendo Direct di febbraio, era stato annunciato un titolo che si era perso nei meandri del tempo della vecchissima scuderia SEGA, ossia Samba de Amigo: Party Central.

Il titolo originale, creato nientemeno che dal Sonic Team, risale all’epoca del Dreamcast: uscì, infatti, dapprima in sala giochi, sul finire del 1999, per arrivare poco dopo anche sull’ultima console casalinga di SEGA. Il gioco ebbe un discreto successo per via dei suoi controller a forma di Maracas – e per le sue canzoni dai ritmi latino americani.

Alcuni anni dopo, per la precisione nel 2008, il gioco arrivò anche su Wii, in una versione migliorata in ogni aspetto, con una nuova grafica, nuove modalità e ovviamente nuove canzoni. Dopo questa versione però non ci furono altri giochi nella serie, almeno fino all’annuncio di febbraio.

Qualche giorno fa abbiamo avuto modo di provare il nuovo Samba de Amigo: Party Central, titolo sviluppato da Sega e al momento previsto per un non meglio precisato momento dell’estate 2023.

Tra ritmi latini e balli scatenati vi raccontiamo di questo nuovo rhythm game in arrivo in esclusiva per Nintendo Switch.

La samba con Sonic

A livello di gameplay Samba de Amigo: Party Central non è cambiato molto rispetto al titolo originale. Una volta impugnati i Joy-Con come se fossero delle Maracas (mi raccomando, allacciateli sempre con il laccetto al vostro polso, altrimenti il rischio che volino via è alto in questo gioco) bisognerà muoverli a ritmo di musica.

Lo schermo è diviso in sei sezioni a forma di cerchio, che indicano le direzioni in cui muovere le maracas quando il segnale, solitamente a forma di sfera, vi si posizionerà sopra. Esistono diversi tipi di sfere, per indicare diversi movimenti: una singola sfera sarà un solo colpo di maracas in quella direzione, mentre con la comparsa di un gruppo di sfere bisognerà scuotere nel punto segnalato fino a quando queste non scompariranno. Il sistema è piuttosto intuitivo per chiunque, anche se non si ha mai giocato a un titolo simile.

Se non si desidera usare i Joy-Con a mo’ di maracas, si potranno utilizzare anche i semplici tasti del controller, nel caso non vogliate fare troppa fatica. Il titolo, infatti, dà il meglio di sé giocato in piedi, anche perché in alcuni momenti ci chiederà di assumere delle pose o fare dei salti per ottenere dei bonus al punteggio.

Per giocare si impugnano e agitano i Joy-Con come se fossero maracas.
L’ultima particolarità del gameplay sta nei mini-giochi, che ogni tanto potranno attivarsi nel bel mezzo di una canzone. Quando questi saranno presenti a schermo, sostituiranno il sistema di gioco normale per un breve lasso di tempo.

Ne abbiamo visti tre in totale e non sappiamo se nella versione finale del gioco ce ne saranno di più. Il primo è in pratica un gioco di baseball, in quanto lo scopo sarà colpire la palla al momento giusto per ottenere il punteggio migliore. Il secondo è invece una sfida con le pose a cui abbiamo accennato prima, che però stavolta sembrano degli esercizi di fitness e con dei ritmi più serrati.

Infine, l’ultimo funziona di base come il gameplay normale, ma ogni sfera che si andrà a posizionare in uno dei sei cerchi avrà un simbolo legato alla mano destra o sinistra e, per riuscire ad aumentare il punteggio, dovremo utilizzare la mano indicata su quella sfera.

Lo scopo è chiaramente quello di ottenere il miglior punteggio possibile, che verrà valutato con dei gradi che vanno da D a S. Per ogni canzone ci saranno poi diversi livelli di difficoltà, in modo da aumentare sempre più la sfida. Il trucco per ottenere il punteggio massimo, come in ogni rhythm game, è quello di fare le combo più lunghe possibili, che in questo caso significa eseguire i movimenti corretti senza mai sbagliare, pena l’azzeramento della combo.

Nel gioco sono presenti ben 40 canzoni, tra cui anche un paio tratte dai titoli di Sonic (potete trovare Sonic Frontiers su Amazon a un prezzo scontato), come Escape From the City, tratta da Sonic Adventure 2.

Lo stesso porcospino blu farà un cameo come avatar del giocatore, specialmente se si sceglierà una delle due canzoni della serie di SEGA in multiplayer locale.

Tra le altre canzoni avremo anche molti grandi classici della musica latino americana, come l’intramontabile Macarena, e successi come Plastic Hearts di Miley Cyrus, Just Dance di Lady Gaga o Moves like Jagger dei Maroon 5. Sicuramente una playlist interessante per chi ama questo genere di musica, meno per chi ha tutt'altri gusti.

La fiesta in multiplayer

Durante la nostra oretta di prova abbiamo sperimentato diverse modalità di Samba de Amigo: Party Central.

Quella single player, chiamata semplicemente Rhythm Game, è molto basilare: si sceglie una canzone, il livello di difficoltà e si dà il via alle danze.

Esistono poi due diverse modalità multiplayer: una online e una locale. La modalità multiplayer è chiamata World Party e può essere giocata da 8 giocatori umani e 12 della CPU, per un totale di 20 danzatori che dovranno sfidarsi in una sorta di battle royale composta da tre canzoni. La vittoria andrà ovviamente a chi riuscirà a fare il punteggio più alto.

Non abbiamo potuto provarla direttamente, ma ci è stato mostrato un filmato che ne illustrava il funzionamento. Di base, comunque, il gameplay non è molto differente dalla modalità principale per giocare in singolo.

La modalità multiplayer locale si chiama invece Party for Two e supporta massimo due giocatori, ognuno con due Joy-Con a testa. Qui sarà possibile scegliere quattro diverse modalità: Rhythm Game, che nella struttura è uguale al single player e mette in competizione i due giocatori per vedere chi farà il punteggio più alto; Showdown è la modalità più competitiva, che, oltre a premiare il giocatore con il punteggio più alto, permetterà anche di assegnare una penitenza al perdente tramite una roulette con un set di diverse punizioni possibili.

Love Checker è invece una modalità cooperativa che calcolerà la percentuale di sincronia tra il giocatore e il suo partner, per scoprire quanta affinità c’è tra i due; infine, Mini Rhythm Game permette di giocare contro un amico i tre mini giochi indicati in precedenza, scegliendo quello che si preferisce.

Tra le altre modalità c’è n’è anche una per l’online, che è in pratica la modalità Rhythm Game per il single player, ma qui proposta per quattro giocatori, che si sfideranno per il punteggio migliore. Esiste poi StreamiGo! ossia una serie di sfide inserite in una sorta di social network fittizio con cui guadagnare sempre più follower una volta completate.

Man mano che si giocherà sia in single che in multiplayer, ci sarà anche una progressione. Si guadagnerà esperienza a ogni vittoria o sconfitta e, ogni volta che si salirà di livello, si otterrà del denaro o degli oggetti cosmetici per la personalizzazione del proprio personaggio. Il denaro si potrà poi utilizzare nella Gallery, per acquistare ulteriori oggetti cosmetici e molto altro.

Samba de Amigo: Party Central ci è parso un buon rhythm game, senza infamia né lode. Non propone nulla di rivoluzionario per il genere, ma è sicuramente molto divertente se giocato in compagnia, cosa che è senza alcun dubbio il suo punto di forza.

Il single player, invece, da quanto visto non ha particolari guizzi di originalità e, una volta finite le canzoni a varie difficoltà, non ci sembra possa offrire molto altro, a patto che non ci sia qualcosa che non abbiamo ancora potuto vedere durante la prova.

Graficamente il gioco è molto colorato e con personaggi stravaganti che strapperanno diverse risate anche per le loro movenze folli. L'unico piccolo difetto è dato dalle sfere che andranno a indicare i movimenti che dovremo compiere: a volte, nel caos generale della fiesta del gioco, si perdono un po’ di vista e questo potrebbe far sbagliare involontariamente.

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Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Diverse modalità multigiocatore varie e divertenti

  • Parecchi brani tra musica latino americana e pop commerciale...

  • Gameplay divertente soprattutto se giocato con i Joy-Con a mo' di maracas

Contro

  • ... ma ci sono poche alternative se non vi piacciono questi generi

  • La modalità single player ci è sembrata un po' troppo classica e senza grande varietà

  • Quando sullo schermo ci sono troppi elementi a volte si fa fatica a seguire i cursori delle note

Commento

Dopo più di un’ora di gioco a Samba de Amigo: Party Central, possiamo dire che ci è sembrato un rhythm game valido, anche se non rivoluziona molto la formula tipica di questo genere. Molto divertente in compagnia, soprattutto di persona, da quanto abbiamo visto ha invece poca varietà per quanto riguarda le modalità single player. 
Il gameplay è quello tipico di un rhythm game, con qualche aggiunta interessante che prova a dare un po’ di varietà alla formula. Anche le canzoni sono parecchie e c’è un po’ più di varietà nei tipi di musica inserita rispetto al passato – ma sicuramente, se non vi piacciono né il pop né il latino americano, avrete ben poche tracce da ascoltare con gusto. Non ci resta che attendere l’estate per capire come sarà la versione completa del titolo.

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