Anteprima

Wolfenstein: The New Order

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a cura di AleZampa

Ci eravamo lasciati solo un paio di settimane fa parlando della nuova iterazione di Wolfenstein, franchise a cui tutti i moderni FPS devono in fondo qualcosa. Con Jens Matthies a fare ancora una volta gli onori di casa abbiamo potuto dare un secondo sguardo alla creatura di MachineGames, studio che nella sua precedente forma (Starbreeze) aveva dato i natali a titoli di livello notevole quali Chronicles of Riddick e The Darkness.

La prima parte della demo mostrata in una saletta privata dello stand Bethesda all’E3 è stata ancora una volta la sezione in treno nella quale Frau Engel ci mette davanti ad un bizzarro quanto crudele test sulla nostra arianità, in un crescendo di tensione che culmina con la riuscita nel suddetto test (in ogni caso un pretesto per marcare il territorio) e l’incontro con la nostra partner nella cabina del treno. Un po’ a sorpresa invece la seconda parte della demo ci ha mostrato un’area nuova nella quale dare sfogo al nostro odio atavico nei confronti dei nazisti conquistatori del mondo. BJ Blazkowicz ha infatti un conto aperto con loro, e non passerà secondo nel quale non lo sentirete mugugnare o inveire contro i nemici, non riuscendo a digerire in nessun modo il fatto che siano andati sulla luna prima degli americani. Il setting di questa nuova demo è un ponte semi crollato in seguito ad un disastro ferroviario, che ci vede impegnati ad uscire dal relitto del treno (usando l’onnipresente plasma cutter) prima, e sterminare orde di avversari dopo.

Il gameplay si conferma ancora una volta frenetico e senza sosta, basato in maniera più che evidente sul piacere dato dall’utilizzo delle armi modificate dei nazisti, le stesse che gli hanno permesso di sconfiggere gli alleati nella seconda guerra mondiale. Il sistema di coperture è presenta ma decisamente più abbozzato che in altre produzioni, in ragione del fatto che le coperture rimarranno presenti per poco tempo vista l’alta distruttibilità dell’ambiente di gioco. In alcuni casi, anzi, il distruggere parte dei nostri ripari è incoraggiato dal fatto che potremmo crearci alcuni ripari temporanei e angoli di tiro privilegiati, ma il feeling che si respira è più quello del rambo senza paura che quello della lenta guerra di posizione. Tra Mech più o meno aggressivi e gerarchi nazisti si giunge alla fine di questa demo, con un piccolo cliffhanger che ci lascia ancora più curiosi di scoprire come si evolverà la trama, speranzosi sopratutto che il team di sviluppo riesca a coniugare l’incredibile atmosfera della scena iniziale con l’azione senza quartiere dei momenti basati sullo shooting.

– Azione senza quartiere

– Armi esagerate

– Nazisti da abbattere

Wolfenstein: New Order è un titolo strano, che non siamo ancora riusciti ad inquadrare appieno: le sezioni finora mostrate infatti, pur di altissima qualità, sembrano slegate tra loro, affiancando momenti di pura tensione emotiva ad altri di feroce violenza a base di armi da fuoco. MachineGames però è uno studio dal pedigree importante, e siamo certi che saprà fondere le due anime di questa produzione in un’avventura capace di dare nuova vita a uno dei nomi più importanti (e storici) dell’intera industria videoludica.

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